I tanti volti di Maria
Il XII secolo segnò un momento fondamentale nel consolidamento del culto della Madonna, quando Bernardo di Chiaravalle ne diede un grande impulso. Esso si era radicato lentamente nel cristianesimo: infatti, nonostante alla Vergine fosse dato ampio spazio nei vangeli di Luca e Giovanni, furono pochi i riferimenti a lei sia negli Atti degli Apostoli, sia in Paolo. Le immagini più antiche risalgono comunque al III secolo – una in particolare si trova nelle catacombe di Santa Priscilla – ma l’ufficializzazione del suo culto avvenne con il Concilio di Efeso, nel 431, con la proclamazione di Maria a “Madre di Dio”. Questo passaggio favorì la “santificazione” della Madonna, le diede una posizione di rilievo nelle celebrazioni rituali e vennero individuate delle feste in suo onore. La devozione popolare è stata sempre al di sopra di ogni discussione teologica. Lo dimostra la presentazione a Villa Vidua di una serie di immagini della Vergine che rappresentano un corpus esemplificativo di notevole valore devozionale. Si tratta di lavori artigianali realizzati in vari momenti, statue di legno o di terracotta dipinte che si trovavano presso altari o cappelle private, che nel tempo sono state smantellate e i cui arredi sono finiti sui banchi dei mercatini o nei negozi di antiquariato. La collezione rappresenta un’indicazione della venerazione mariana, la cui figura è caratterizzata da bellezza, giovinezza e atteggiamento di affetto e pietà, con il capo chinato verso il Bambino o gli oranti, rispondente al concetto di teologia ‘affettiva’ che tutti ben conosciamo.
Da una raccolta di statue di ieri e di oggi dedicate a Maria Madre di Gesù
Villa Vidua; fino al 26 agosto; orario: domenica, 16/19. Su appuntamento telef. 3405447587