“Scazzola? Non rischia. Il mercato? Può attendere”
Il ds Artico: "La testa solo alla Pro Vercelli. Non credo nelle rivoluzioni di gennaio"
“Scazzola rischia? No”. Non è un semplice salvagente, quello che Fabio Artico lancia all’allenatore: è una dichiarazione di fiducia, ma anche una chiamata alla responsabilità collettiva. “In discussione lo siamo sempre tutti e in ogni momento. Certo, le ultime due prestazioni, con Juventus Under 23 e Pergolettese, sono state negative. Non ci aspettavamo gare così brutte”.
Artico arrabbiato? “Dispiaciuto, perché vedo, ogni giorno, il gruppo lavorare con professionalità massima. Deluso perché sul campo si sta raccogliendo meno. Anche arrabbiato, perché ci sta mancando qualcosa”. Il riferimento non è ai giocatori, alla rosa decimata dagli infortuni. “Ci sta mancando determinazione, convinzione: una fase delicata, in cui i processi non servono, non serve trovare un responsabile perché tutti dobbiamo aggiungere qualcosa e farlo meglio. Fiducia a tempo per il mister? Assolutamento no”.
Manca qualcosa nell’atteggiamento e nel gioco, ma mancano anche interpreti nella rosa, decimata dai guai fisici. Già trattative aperte? “No ed è doverosa una puntualizzazione: non credo nelle rivoluzioni di gennaio, rendono poco e, anzi, a volte sono pure dannose. Non dico che non faremo movimenti, anche solo per una questione numerica, ad esempio, a destra aggiungeremo. In questo momento, però, in testa ho solo il derby con la Pro Vercelli e poi quello con il Gozzano. Non penso a entrate e uscite, ci sarà il tempo anche per quello se le riterremo necessarie: adesso, insisto, tutta l’attenzione è sulle ultime due gare, che sono fondamentali per noi“.
Negli ultimi dieci giorni tre infortuni gravi: per Cambiaso stagione finita, per Gilli ed Eusepi trauma distorsivo identico, stesso ginocchio, stessa lesione al legamento collaterale mediale, stesso top forzato, un mese e mezzo. Se ne riparlerà a fine gennaio. Quanta ‘responsabilità’ ha la preparazione atletica? “Nessuna. Per una ragione essenziale: sono traumi, non problemi muscolari. Sbagliato associare questi incidenti al lavoro atletico: non c’è connessione alcuna”.
La causa del nervosismo in campo? “Nelle ultime dieci gare siamo andati in vantaggio sette volte e in sei casi siano stati raggiunti, quando non anche superati. Subentra, inevitabilmente, un po’ di timore, anche tensione”.
Domenica uomini contati. “Confido molto sulle soluzioni che Scazzola troverà”.
Imparare a gestire il risultato è fondamentale: se a Crema non ci dossero stati due salvataggi sulla linea forse commetteremmo una svolta. “Non cerco alibi. Io sono convinto che fortuna te la vai a prendere e la sfiga te la vai a cercare”