Donna morta di freddo ad Arquata, arrestato il figlio
Contro Mauro Traverso un quadro probatorio che lo inchioda. Il lavoro dei carabinieri lungo cinque mesi
Contro Mauro Traverso un quadro probatorio che lo inchioda. Il lavoro dei carabinieri lungo cinque mesi
“Buongiorno, ci manda la signora Igina Fabbri”. “Igina Fabbri è mia madre”. “Lo sappiamo”.
Così si è presentato il luogotenente Alfio Musumeci, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri del Comando Provinciale di Alessandria, ieri pomeriggio a Mauro Traverso mentre stava salendo in macchina davanti all’abitazione di Asti dove viveva da poco tempo con la compagna. Alle 15.15 i carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, Luisa Avanzino.
Gli investigatori, insieme al sostituto procuratore della Repubblica di Alessandria, Rinaldi, muovono contro il figlio di Igina Fabbri pesanti accuse: sequestro di persona e omicidio aggravato, entrambi aggravati dall’aver commesso i fatti nei confronti di un ascendente. Secondo i carabinieri, diretti dal colonnello Giuseppe Di Fonzo e dal colonnello Giacomo Tessore, Mauro Traverso, che ha 46 anni, è responsabile della morte della madre.
Nel corso di questi cinque mesi hanno lavorato duramente costruendo un quadro probatorio che inchioda il 46enne, smontandone passo passo tutte le bugie raccontate dal momento in cui ha effettuato la chiamata al 118 dove chiedeva aiuto avendo trovato la madre agonizzante.
La donna è morta ‘di freddo’, dopo essere rimasta per due giorni legata ai polsi con delle fascette da elettricista nella casa di famiglia, in borgata Pessino, ad Arquata Scrivia, che Traverso aveva messo in vendita. Abitazione senza energia elettrica e riscaldamento. Igina Fabbri è morta il 6 febbraio scorso per ipotermia poco dopo l’arrivo dei soccorsi. Il figlio è stato arrestato il 6 luglio.