Processo Bombonati: parlano i periti
Secondo la ‘super partes’, l’imputata non era in grado di intendere e volere (al momento del fatto)
Secondo la ?super partes?, l?imputata non era in grado di intendere e volere (al momento del fatto)
E’ ripreso questa mattina, in Tribunale ad Alessandria, il processo in Corte d’Assise contro Lara Bombonati, l’alessandrina accusata di aver trasportato documenti tra la Siria e la Turchia per conto delle milizie jihadiste.
In aula stanno testimoniando i consulenti nominati da pubblico ministero, dalla Corte e dall’avvocato Lorenzo Repetti che difende l’imputata. Era stato proprio Repetti a chiedere una super perizia per accertare lo stato clinico della ragazza all’epoca dei fatti. La consulenza chiesta dal pm Antonio Rinaudo aveva riconosciuto alla Bombonati dei disturbi di personalità che però, secondo il professionista, non avrebbero inciso sulla sua capacità di intendere e di volere. La consulenza di parte, invece, è di parere esattamente opposto.
Le conclusioni della super perizia, affidata al professor Adolfo Francia, sono chiare: “Lara Bombonati al momento del fatto per cui è a processo, non aveva, a causa di infermità, né la capacità di intendere né la capacità di volere”