Ex-Lai: Ovada Civica prepara un esposto alla magistratura
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
18 Maggio 2012
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Ex-Lai: Ovada Civica prepara un esposto alla magistratura

Ovada Civica, attraverso il presidente Rocca, annuncia la presentazione di un esposto alla magistratura per impedire i lavori di riqualificazione dell'area ex-Lai di via Voltri. Lantero, assessore all'urbanistica: atto legittimo

Ovada Civica, attraverso il presidente Rocca, annuncia la presentazione di un esposto alla magistratura per impedire i lavori di riqualificazione dell'area ex-Lai di via Voltri. Lantero, assessore all'urbanistica: atto legittimo

“Vogliamo lanciare un segnale alla Cantieri Caprioglio che dovrebbe realizzare il nuovo complesso urbanistico con la quale non abbiamo nulla di personale: il comitato, assieme alle forze politiche e civiche che vorranno unirsi faranno di tutto nei limiti della legge per impedire che la cosiddetta “Ovada due” veda la luce”. Con queste parole Franco Rocca, presidente di Ovada Civica, annuncia la presentazione di un esposto alla magistratura per la pratica che riguarda la riqualificazione dell’area ex-Lai di via Voltri. E c’è anche un nuovo referendum, dopo quello già bocciato qualche settimana fa, nei piani dell’associazione: “I cittadini – spiega Rocca – devono potersi esprimere su decisione che incideranno sul profilo futuro della città”.

Nessun commento arriva dai proprietari dell’area, la Cantieri Caprioglio appunti, tace anche Emanuele Rava, ingegnere direttore dei lavori chiamato direttamente in causa da Rocca per la sua militanza nel Partito Democratico. Spende poche parole l’assessore all’urbanistica Paolo Lantero. “La pratica – spiega – è sotto gli occhi di tutti. (Da ieri è esposta per eventuali rilievi per i prossimi 15 giorni ndr). Un esposto alla Magistratura è un atto legittimo: se Ovada Civica è convinta d’avere argomenti fa bene a presentarlo”.

Sulle ragioni del comitato lo stesso Rocca non si sbilancia: “L’esposto – conclude – che i nostri legali stanno preparando dimostra come l’area oggetto della variante al Piano Regolatore sia sondabile e i lavori progettati sullo Stura non siano in grado di garantire la piena sicurezza della zona”.
 

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