La provincia di Alessandria in cifre 2012

PROVINCIA – La crisi, c’è. Si vede, si sente e, se qualcuno la vuole misurare, ci sono le statistiche ufficiali per quantificarla. I dati disponibili su Piemonte in cifre – Annuario statistico Regionale a cura della Regione Piemonte, Istat e Unioncamere Piemonte ci dicono che in provincia di Alessandria, negli ultimi anni, hanno chiuso fabbriche, officine e botteghe di ogni tipo. Naturalmente, questa crisi, non dappertutto si è fatta sentire allo stesso modo: l’Acquese e il Valenzano ne hanno risentito in modo particolarmente drastico; anche Casalese, Tortonese e Ovadese hanno sofferto molto; mentre un po’ meno drammatica è la situazione nell’Alessandrino e nel Novese. Comunque, la perdita di attività è stata generalizzata.
Qualcuno, in questo periodo, ha cercato di ridefinirsi, provando nuove attività produttive: si è visto un calo nel Settore Manifatturiero ma, in compenso, sono cresciuti il Commercio, i Servizi, il Turismo e le Costruzioni.
Sono aumentate le superfici di vendita dedicate ai centri commerciali, così come il numero di bar, ristoranti e agriturismi. Di pari passo, sono aumentate le presenze turistiche sul nostro territorio.
Nonostante la crisi, lo spirito ecologista della popolazione di tutta la provincia ha incrementato la raccolta differenziata dei rifiuti e sono diminuiti gli incidenti stradali.
Le cose da fare sono ancora molte, la situazione demografica non aiuta perché la nostra è una popolazione che invecchia. Facciamo pochi figli. Dopotutto, con questa contingenza, il futuro non sembra roseo. Ci manca, forse, una buona dose di ottimismo.

[QUI IL FOCUS CON TUTTI I DATI]