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Di nuovo nei guai l’imprenditore Cavanna
A Novi Ligure parte un nuovo processo nei confronti di Sergio Cavanna. Dellimprenditore legato allex presidente del Consiglio comunale di Alessandria Maurizio Grassano, già certo lavvio di un ulteriore procedimento
A Novi Ligure parte un nuovo processo nei confronti di Sergio Cavanna. Dell?imprenditore legato all?ex presidente del Consiglio comunale di Alessandria Maurizio Grassano, già certo l?avvio di un ulteriore procedimento
Ieri, davanti al giudice Gianluigi Zulian, si è aperto dibattimento per le accuse rivolte a Cavanna e ad altri 4 imputati: Giorgio Domenico Barile, 73 anni, di Tassarolo; Cristiano Rizzato, 54, di Cassano Spinola; Andrea Ferrando, 62, di Campomorone (ge); ed Elio Ricci, 50, di Novi. A vario titolo, sono accusati di false fatturazioni allo scopo di evadere l’importa sui redditi e l’Iva, distruzione o occultamento di documenti contabili, dichiarazione dei redditi infedele e mancato versamento delle ritenute d’acconto.
Intorno alla Vega, alla Sirio e alla Edilizia Completa, ditte di proprietà o amministrate da Cavanna, e ad altre imprese (la Edilmeccanica di Cristiano Rizzato, di Tortona; la Piemme Tinte di Oviglio; la Tubettificio internazionale di Milano; la Uniset; la Cerruti Luigi di Diano d’Alba (Cn); Marco Tomei di Pozzolo Formigaro; la Vir di Basaluzzo e l’autocarrozzeria Ferrando di Genova) secondo l’accusa era stato organizzato, tra il 2003 e il 2009, un giro di false fatturazioni per centinaia di migliaia di euro, in un caso, quello della Vir di Elio Ricci, emesse allo scopo di pagare un debito nei confronti di Cavanna tramite l’evasione delle imposte.
Il giudice ha accolto l’eccezione del difensore di Cavanna, Alberto Genovese, in merito a uno degli 11 capi di imputazione, riferito all’accusa di aver dichiarato redditi di molti inferiori a quelli effettivi. L’avviso di conclusione delle indagini e il decreto di rinvio a giudizio non hanno specificato al meglio le presunte fatture oggetto del processo. Per questo, gli atti torneranno alla Procura che si rivolgerà, dopo aver “corretto” i documenti, nuovamente al gup.
Ieri ascoltato un maggiore della Gdf che ha svolto le indagini partendo dai 30 conti correnti intestati a Cavanna. Prossima udienza il 21 novembre ad Alessandria.