E’ io dove parcheggio?
La storia di un parcheggio (come molti) la cui righe scompaiono... e qualche indicazione. Perchè il primo modo per abbattere le barriere... è non crearne!
La storia di un parcheggio (come molti) la cui righe scompaiono... e qualche indicazione. Perchè il primo modo per abbattere le barriere... è non crearne!
“A novembre del 2012, – ci racconta – ho fatto la prima richiesta verbale, al Disability Manager, per il rifacimento delle linee del parcheggio disabili, che erano state cancellate a causa dei lavori di nuova asfaltatura, e per la messa in sicurezza del palo del cartello che indica il parcheggio (era stato sostituito a ottobre a seguito del nuovo contrassegno disabili ma non era stato fissato bene e traballava). Il 23 gennaio 2013, non essendo cambiata minimamente la situazione, ho inviato una richiesta scritta al Disability Manager. Pochi giorni dopo, il 28 gennaio, sono stati effettuati i lavori per mettere in sicurezza il palo, ma per ciò che riguarda le strisce, non mi è stata data alcuna risposta ufficiale”.
“E’ stato con una Delibera Comunale, – spiegano dall’ufficio del Disability Manager – che la Direzione Lavori ed Opere Pubbliche nella persona del suo Direttore Ing. Marco Neri, ha sospeso tutti i lavori di segnaletica affidati in contratto di servizio all’Azienda Atm, facendosi carico dei soli urgenti ed indifferibili. E’ stata la Dott.ssa Orietta Bocchio, Direttore del Corpo di Polizia Municipale (e dell’allora esistente UOA Traffico e Segnaletica) a comunicare che era possibile richiedere solo interventi su pali abbattuti di segnaletica verticale. Da allora, ottobre 2012 non sono piu’ stati tracciati nemmeno gli spazi invalidi che l’ufficio del Disability Manager continua a richiedere nelle more della propria attività legata anche al rilascio dei nuovi contrassegni europei”.
Ma cosa vuol dire avere un parcheggio riservato, che ti consente di scendere dall’auto nelle vicinanze di casa propria, le cui linee di demarcazione spariscono?
“In questi mesi è capitato più volte di tornare a casa e trovare il parcheggio occupato, – ci spiega Anna -quando l’autista era sulla macchina facevo notare che era in divieto ma la risposta era sempre la stessa: “Non ci sono le strisce, il parcheggio non è segnalato”. Probabilmente gli automobilisti non si ricordano o non sanno che prevale la segnaletica verticale quindi se c’è il palo il parcheggio è segnalato”.
Certamente, dunque, l’assenza di segnalatica orizzontale “pone le persone con invalidità in una gravissima condizione di disagio, – sottolineano dall’ufficio Disability Manager – soprattutto coloro che risiedono in zone di alta densità urbanistica residenziale, ma ancor piu’ a seguito della delibera che impedisce la sosta gratuita nelle zone blu alle persone con contrassegno invalidi“.
In periodi come questo, in cui la crisi sta travolge l’intera città, e in moltissimi vivono il dramma della perdita di lavoro, l’amministrazione si è trovata costretta a tagliare su tutti quei servizi che non vengono ritenuti essenziali. Come fare allora?
“Probabilmente con le strisce orizzontali, sull’asfalto, il parcheggio è più evidente, salta prima all’occhio. – dice Anna – Sicuramente è anche una questione di abitudine e di cultura: “i parcheggi sono segnalati dalle strisce”.
Vero, le linee deliminitato con più chiarezza dei parcheggi. Ma la normativa che regolamente gli spazi di sosta dedicati alle persone con disabilità parla chiaro:
- larghezza non inferiore ai m 3.20
- lunghezza (nel caso di parcheggio posto lungo il senso di marcia): non inferiore a 6 m
Stabilito, poi, dal Codice della Strada, che la segnaletica verticale prevale sempre su quella orizzontale e che la prescrizione dei cartelli ha effetto “a valle” del segnale stesso, non potete sbagliare!
Occhio ai cartelli… il primo modo per abbattere le barriere, è non crearne!