Tre
Home
Redazione - redazione@alessandrianews.it  
21 Ottobre 2013
ore
00:00 Logo Newsguard

Tre libri per raccontare l’internamento

Martedì 22 ottobre alla Libreria Mondadori verranno presentati tre libri che raccontano le esperienze di internati militari italiani del nostro territorio

Martedì 22 ottobre alla Libreria Mondadori verranno presentati tre libri che raccontano le esperienze di internati militari italiani del nostro territorio

ALESSANDRIA –  Martedì 22 ottobre, alle 18 presso la Libreria Mondadori di via Trotti 58, avrà luogo l’incontro Raccontare l’internamento. Tre storie di I.M.I., tre modi di raccontare un vissuto. Verranno presentati tre libri che raccontano le esperienze di Internati Militari Italiani del nostro territorio. Un dramma collettivo, quello degli internati militari italiani, vale a dire dei soldati regi catturati dai tedeschi dopo l’armistizio e deportati in Germania, non come prigionieri di guerra tutelati dalla Convenzione di Ginevra, ma come manodopera a basso costo per le imprese tedesche, oltre che come possibile base del nascente esercito del regime di Salò. Di loro per lungo tempo la ricerca storiografica non si è quasi curata e, presso il grande pubblico, il tema è stato “sdoganato” solo nel 1997 con la pubblicazione del libro di Alessandro Natta L’altra resistenza. I militari italiani internati in Germania che aveva dovuto però aspettare una quarantina di anni prima di vedere la luce.

Un dramma che si presenta quasi sempre con elementi comuni nelle tante biografie: basta cambiare il nome del campo e delle città per ritrovare grosso modo lo stesso canovaccio. In realtà le vicende possono anche assomigliarsi, ma il loro racconto differisce spesso per toni e stati d’animo: sono questi i fattori che permettono di dar vita a narrazioni uniche, che riflettono le scelte e le priorità dei protagonisti. Il linguaggio diventa strumento di identità, a maggior ragione se sono i figli o i nipoti a fare opera di trasmissione di quanto il soldato ha lasciato per anni in un cassetto.


Gennaro Fusco, direttore della casa editrice Joker, introdurrà i tre volumi: Trentadue mesi. Un internato alla deriva per l’Europa (Joker, 2012) di Aldo ArdornoTutte le notti nessuna esclusa sogno della mia casa. Carlo Gamalero, internato militare (Joker 2013) di Graziella Gaballo, 8 settembre 1943. Prigioniero della pace (Studio Editoriale Guenna, 2011) di Alberto Guenna. All’incontro interverranno Silvia Alessio, curatrice di Trentadue mesi, Graziella Gaballo, autrice di Tutte le notti, Andrea Guenna, curatore di 8 settembre 1943. All’evento sono state invitate le associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma alessandrine, nonché l’Istituto per la storia della resistenza ed altre voci della società civile.
 
Trentadue mesi. Un internato alla deriva per l’Europa di Aldo Adorno Dal 4 gennaio 1943 al 12 settembre 1945, per oltre 32 mesi, Aldo Adorno ha unicamente dovuto ubbidire, tacere, soffrire la fame, la sete, il sonno, il lavoro, le fatiche, la paura. Adorno accompagna il lettore in un viaggio-ricordo, con cui rivive la drammatica esperienza che lo segnò per tutta la vita: la guerra e l’internamento militare. Una realtà dove le regole sono imposte da altri, in dipendenza di fatti ed eventi eccezionali, dove la personalità individuale viene totalmente annullata, dove le uniche cose che rimangono all’individuo stesso sono il pensiero, la memoria e lo spirito di sopravvivenza: perché questi sentimenti non possono essere requisiti. L’autore era di Canelli, quindi alessandrino di nascita prima della creazione della Provincia di Asti. La pubblicazione del suo diario è stata curata dalla nipote, Silvia Alessio.
 
Tutte le notti nessuna esclusa sogno della mia casa. Carlo Gamalero, internato militare di Graziella Gaballo. Il libro presenta una testimonianza autobiografica dell’esperienza di internamento militare del novese Carlo Gamalero (1921-2008). La sua esperienza e la sua scelta di accettare la proposta di adesione all’esercito della Repubblica di Salò permettono di rendere più completo il quadro di riferimento, obbligando di fatto a rinunciare a schemi rigidi e impoverenti di lettura della realtà e del contesto generale in cui tali vicende si inseriscono.Il volume è un percorso storico sia personale che collettivo ed è frutto della ricerca della storica novese Graziella Gaballo.
 
8 settembre 1943. Prigioniero della pace di Alberto Guenna. E’ il diario dell’internato militare italiano (I.M.I.), il novese Alberto Guenna, scritto durante tutto il periodo della prigionia. È la storia di un soldato come tanti che, dopo l’otto settembre 1943, il giorno in cui è stato annunciato per radio l’armistizio chiesto separatamente dall’Italia ai nemici del “patto Tripartito” (l’“Asse” Italia-Germania-Giappone), è stato arrestato dai tedeschi e deportato in Germania. Si calcola che gli I.M.I. siano stati circa un milione, più o meno la metà degli effettivi delle Forze Armate italiane, di cui 50mila non fecero più ritorno. Internati Militari prima, Lavoratori Civili poi, hanno vissuto la terribile esperienza dei lager nazisti. Prigionieri di quella pace che avrebbe dovuto arrivare con l’armistizio e che è stata invece la causa della loro prigionia. La grande intelligenza, la dignità, la sorprendente capacità di adattamento in situazioni difficili, la lealtà, il coraggio, fecero dei nostri compatrioti deportati un esempio da seguire per tutti. Il libro è stato fortemente voluto dal figlio Andrea Guenna, che l’ha dato alle stampe.