Commissione edilizia: è utile o è da eliminare?
In merito all'utilità del compito della Commissione edilizia (del suo ruolo, della sua attività e del suo parere) se ne è discusso in Commissione Affari Istituzionali alla presenza del dirigente, architetto Robotti e dell'assessore Ferralasco. Molti i dubbi del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle...
In merito all'utilità del compito della Commissione edilizia (del suo ruolo, della sua attività e del suo parere) se ne è discusso in Commissione Affari Istituzionali alla presenza del dirigente, architetto Robotti e dell'assessore Ferralasco. Molti i dubbi del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle...
Una delucidazione sia sul piano normativo che regola oggi la Commissione edilizia, sia sul piano tecnico, per l’operatività e l’attività di questo organo è stata data nel corso della Commissione consiliare Affari Istituzionali dal dirigente competente in materia Urbanistica, l’architetto Piero Robotti.
E se i dubbi sulla reale utilità di questo organo può anche essere legittima, c’è sicuramente da dire che le normative in materia non sono di aiuto: infatti se la normativa nazionale (statale) lascia decisamente un maggiore margine di decisione al Comune in merito a questa Commissione e alla sua esistenza (“Nel caso in cui il Comune intenda istituire la Commissione edilizia”) , quella regionale e il regolamento presente in ogni comune sembrano dare per scontato e quasi come “implicita e obbligatoria” la presenza di questo organismo consultivo. Il compito della Commissione edilizia è quello di dare pareri su varianti e su permessi di costruire e loro possibili revoche: i progetti sono relativi a opere di privati sul territorio comunale. I campi di giudizio di questo organo composto da 8 membri (architetti, ingenieri, geometri, rappresentante associazioni ambientaliste)sono quello artistico, igienico, di pubblico interesse, progetti di costruzione e di ricostruzione. “Il parere non vincola comunque la decisione finale, che spetta all’amministrazione di riferimento – spiega l’architetto Robotti, che ricorda come – Il nostro attuale regolamento che norma l’attività e il ruolo della Commissione Edilizia è un poì vecchiotto (risale al 1951) e in molte sue parti non è più troppo calzante con le nuove funzioni attribuite dalla recente normativa a questo organismo”.
Oggi la Commissione Edilizia è “confermata” nel suo ruolo dalla delibera che ne ha decretato l’operatività ancora effettiva e che presto arriverà in sede di Consiglio comunale per chiederne il rinnovo: “l’attuale commissione è stata in carica per due mandati. Ora si sta procedendo con il lavoro di rinnovo (i nominativi da giudicare in Giunta sono già stati consegnati dai vari ordini professionali)”. Un aspetto importante che è stato sottolineato dal dirigente è la “territorialità” dei professionisti, come “paletto” nelle scelte: “la conoscenza del territorio e la sua vicinanza ad esso è assolutamente un aspetto importante ed essenziale”, ribadisce Robotti, che esprime apertamente la propria valutazione. “E’ una commisisone importante, che nell’arco di un anno valuta in media 600 progetti”.
A favore della Commissione Edilizia si è espresso anche il consigliere Paolo Berta: “in un Paese in cui la giustizia civile funziona non ci sarebbe bisogno della commissione edilizia. Ma in Italia tutto questo è ancora lontano dall’iniziare a funzionare e quindi ritengo sia necessario mantenerla”. D’accordo anche l’assessore Marcello Ferralasco, che ribadisce la necessità di portare ad un “ammodernamento” il regolamento edilizio (nonostante le solite difficoltà di risorse a disposizione) così che in alcune sue parti si arrivi ad una revisione delle modalità di operatività di questo organismo, che “sono necessarie”. Proprio nell’ottica di una revisione del regolamento, Domenico Di Filippo ritiene necessario – in concomitanza con quanto permesso anche dalla normativa regionale – mettere dei nuovi “paletti”, creando così un regolamento “adeguato ai tempi”. E in materia di “regolamento” Paolo Berta chiede se “finalmente nel momento della revisione si possa pensare alla sua proprosta – avanza già da anni – di inserire tra i membri anche un rappresentante delle associazioni di cittadini con disabilità”.
Il più dubbioso sull’utilità di questa commisisone è il Movimento 5 Stelle, in particolare nella figura del suo presidente, Angelo Malerba: “Con che criterio avviene la scelta dei nominativi?”. Attraverso l’analisi dei curricula, risponde Robotti. “Non so a me sembra che questo organismo rischi di diventare una strozzatura, un processo che rallenta i tempi e i lavori che hanno alla base già un progetto di ‘colleghi’. Cioè un architetto valuta il lavoro di un altro architetto, un ingegnere valuta il lavoro di un altro ingegnere? Ha un senso?”. “Non è vero che la commissione rallenta i tempi, né che fa un lavoro doppio – risponde il dirigente – Dà pareri molto tecnici e specifici, per aspetti che magari gli uffici non saprebbero trattare”.
Ma come ogni anno il dibattito si ferma qui, ognuno resta con la propria idea in testa e come ogni anno la Commissione edilizia continua ad esistere e procede nella sua attività. Questo anno sarà anche rinnovata….