Travolta in stazione, si indaga sulla dinamica
Si chiamava Monica Carosio e aveva solo 22 anni la ragazza che ieri, martedì 26 novembre, intorno alle tre meno un quarto del pomeriggio, si sarebbe suicidata buttandosi sotto il treno regionale 6110, che da Arquata Scrivia stava arrivando alla stazione di Novi Ligure. Ma al vaglio c'è anche l'ipotesi incidente.
Si chiamava Monica Carosio e aveva solo 22 anni la ragazza che ieri, martedì 26 novembre, intorno alle tre meno un quarto del pomeriggio, si sarebbe suicidata buttandosi sotto il treno regionale 6110, che da Arquata Scrivia stava arrivando alla stazione di Novi Ligure. Ma al vaglio c'è anche l'ipotesi incidente.
La giovane si trovava sul marciapiede di servizio che costeggia la linea in corrispondenza del sovrappasso ferroviario di via Verdi, una zona interdetta al pubblico. Monica si sarebbe gettata sulla massicciata mentre il locomotore del convoglio era in arrivo. Mancavano poche centinaia di metri alla stazione, il macchinista stava già rallentando la corsa del regionale: quando ha visto la ragazza, ha attivato i freni d’emergenza ma non ha potuto evitare l’impatto. Al magistrato che conduce l’inchiesta, il compito di capire se Monica abbia attraversato i binari con l’intento di togliersi la vita o se si sia trattato di una tragica fatalità, magari in un momento di distrazione.
L’intervento dell’ambulanza del 118 è stato vano: ai sanitari è stato solo il macabro compito di constatare il decesso della 22enne. La polizia ferroviaria ha bloccato subito la stazione. Per consentire all’autorità giudiziaria di effettuare i necessari rilievi, la circolazione ferroviaria è stata deviata su un unico binario, con gli inevitabili ritardi. I treni in direzione Torino hanno percorso un itinerario alternativo via Tortona, con allungamenti dei tempi di viaggio di circa un’ora. Più regolari i treni in direzione Genova. Oltre al treno investitore, il regionale 6110 (Arquata-Alessandria), sono subito rimasti coinvolti altri tre treni: uno è stato cancellato e sostituito con bus e due deviati via Tortona. I viaggiatori del regionale 6110 hanno proseguito il viaggio su autobus sostitutivi.
Monica Carosio abitava a Castellazzo Bormida e faceva la barista a Capriata. Dalle testimonianze delle persone che la conoscevano sarà forse possibile capire se la sua morte è stata conseguenza di un incidente o di un gesto volontario.