“Storie della resistenza”: la presentazione del libro
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
20 Marzo 2014
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“Storie della resistenza”: la presentazione del libro

Venerdì 21 marzo alla Libreria Mondadori il libro che a settant’anni di distanza restituisce la quotidianità della vita partigiana e l’insieme dei motivi che furono alla base della ribellione al nazi-fascismo

Venerdì 21 marzo alla Libreria Mondadori il libro che a settant?anni di distanza restituisce la quotidianità della vita partigiana e l?insieme dei motivi che furono alla base della ribellione al nazi-fascismo

ALESSANDRIA – Venerdì 21 marzo alle 17.30 nella sala polifunzionale della libreria Mondadori in via Trotti 58 l’Isral presenterà il volume Storie della resistenza, edito da Sellerio (2013). Curato da Italo Poma e Domenico Gallo, Storie delle resistenza raccoglie testi scritti a caldo, a pochi mesi o anni dagli eventi narrati, i cui autori, perlopiù ma non esclusivamente letterati, alcuni dei quali oggi dimenticati, furono all’epoca impegnati attivamente nel movimento partigiano. Un mosaico di testimonianze che a settant’anni di distanza ci restituisce la quotidianità della vita partigiana e l’insieme dei motivi, spesso fra loro inestricabili, che furono alla base della ribellione al nazi-fascismo, permettendoci anche di scoprire o riscoprire pagine di grande fascino della nostra letteratura. All’incontro, coordinato da Cesare Panizza (Isral), parteciperanno Italo Poma, attuale presidente dell’Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna e il professor Agostino Pietrasanta (Comitato Scientifico Isral).
 
Storie della Resistenza, Aa.Vv.
Una antologia inedita di racconti e testimonianze della Resistenza. Storie e resoconti scritti a caldo, a pochi anni o mesi di distanza dagli eventi, raccolti e riscoperti grazie a un innovativo lavoro di ricerca e di archivio.
A cura di Domenico Gallo, Italo Poma

Questa antologia raccoglie ricordi, testimonianze, racconti, appunti, ritratti, cronachette di vita, di morte e di azioni militari, tutti di protagonisti. Storie che desiderano salvare della Resistenza italiana un profilo che il tempo, e forse anche l’ansia di tesi preconcette, rischiano di appannare: ossia il sentire genuino di chi viveva la sua giornata battendosi. Nella realtà esistenziale che il libro vuole restituire al lettore, la lotta partigiana prima di tutto sperimentava e organizzava un modo di essere che “era – nelle parole dei curatori, Domenico Gallo e Italo Poma – semplicemente il contrario dell’insieme di regole in cui erano cresciute almeno due generazioni senza conoscere modelli alternativi”.

Una vista ad altezza d’uomo del partigiano che si articola a coglierne le diverse facce: l’organizzazione e la disciplina, la mentalità discendente dalle diverse ideologie, l’etica, i sentimenti amorosi, il rapporto con le armi e la violenza, la giustizia e il desiderio di vendetta, la comunione con il paesaggio, il tradimento, la fratellanza, la rappresaglia, la vanità, la moda. E, a dare commovente unitarietà a tutto, l’estrema gioventù con le inquietudini ed esuberanze che ne erano il colore. E c’è, tra i vari scritti di quei giorni, un documento che forse rappresenta suggestivamente il senso di tutto il libro. È il cosiddetto Dizionario del partigiano, un elenco alfabetico di definizioni delle cose importanti e familiari agli occhi del ribelle della montagna, scritto da un anonimo caduto. Ironico, libero, lirico, asciutto, disincantato, determinato.

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