Animali sentinella per l’amianto
Venerdì sarà presentata la ricerca scientifica dei veterinari casalesi Michele Ardizzone e Carlotta Vizio
Venerdì sarà presentata la ricerca scientifica dei veterinari casalesi Michele Ardizzone e Carlotta Vizio
Partendo da queste domande Michele Ardizzone e Carlotta Vizio, medici veterinari casalesi hanno avuto l’idea di verificare con l’impiego di microspia a scansione la presenza di fibre di amianto nel polmone di ratti selvatici infestanti le aree urbane di Casale, catturati nei programmi di derattizzazione della città. Era l’anno 2010 e nella primavera di quell’anno è nata una collaborazione tra i due veterinari e l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Ligura e Valle d’Aosta ed i Dipartimenti di scienze della terra ed epidemiologia oncologica dell’Università di Torino, finalizzato alla validazione scientifica del metodo analitico utilizzato per la valutazione del carico polmonare di fibre d’amianto nei ratti (studio pilota) e successivamente ad un suo impiego nell’individuazione di potenziali fattori latenti in aree urbane di Casale. All’inizio dell’anno il gruppo di ricerca ha conseguito un primo importante risultato con la pubblicazione de lavoro svolto nello studio pilota su una rivista scientifica internazionale, riconoscendo il ruolo del ratto selvatico come sentinella della possibile persistenza di inquinamento da amianto nel territorio.Intanto sono iniziate le catture per completare lo studio principale che sarà in grado di documentare i diversi livelli di carico polmonare nei campioni utilizzati. L’iniziativa sarà presentata venerdì, alle ore 16.30, nella sala consigliare del Comune. Dopo l’intervento iniziale del direttore dell’Istituto zooprofilattico Maria Caramelli, il progetto sarà introdotto da Michele Ardizzone, cui seguiranno i contributi di Dario Mirabelli (Risvolto in sanità pubblica), Elena Belluso e Silvana Capella (Tecnica analitica), Francesco Ingravalle, Giuseppe Ru (Griglie delle catture), Carlotta Vizio, Elena Fraccaro (Gestione delle catture) e del direttore del Centro regionale amianto Massimo D’Angelo.