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Marzia Persi - m.persi@ilnovese.info  
12 Maggio 2014
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Roberta Borello, da 35 anni sinonimo di Danza

La storia di una vera grande passione: quella di Roberta Borello, che da 35 anni insegna una delle più antiche arti alle bambine novesi. "Sono venuta a Novi, avevo 18 anni - racconta - ho iniziato con 15 bambine. Ora serve più collaborazione in città"

La storia di una vera grande passione: quella di Roberta Borello, che da 35 anni insegna una delle più antiche arti alle bambine novesi. "Sono venuta a Novi, avevo 18 anni - racconta - ho iniziato con 15 bambine. Ora serve più collaborazione in città"

NOVI LIGURE – Danza, a Novi, è sinonimo, per tutti, Centro danza Borello. Sono, infatti, ben 35 anni ( il compleanno sarà festeggiato con il saggio di fine anno che si terrà, a metà giugno, al teatro “Paolo Giacometti”) che Roberta Borello insegna una delle più antiche arti alle bambine novesi.

Cosa ti ha portato da Torino a Novi 35 anni fa?
Ero assistente, stiamo parlando dell’anno accademico 1978/79, di Loredana Furno a Alessandria, la scuola si trovava nella sede de “I pochi” di via Cavour. C’era anche Maria Paola Casorelli che, oggi, gestisce un centro di danza a Casale Monferrato. L’allora direttrice dell’asilo Garibaldi di viale Saffi, Carla Bisio, ci aveva contattato perché voleva dare vita a corsi di danza per bimbe. Così sono venuta a Novi, avevo 18 anni, per valutare la fattibilità della cosa. Ho iniziato con 15 bambine

Quale il ricordo più bello?
Mah, potrei dire l’incontro con il primo novese. Nell’estate 1978, a Torino, ero stata modella per un centro di acconciatori. A tagliarmi i capelli, in quella circostanza, era stato il noto parrucchiere novese Pietro Fossati. Da quell’incontro nacque un’amicizia. Il negozio di Pietro era diventato, per me, l’approdo sicuro in città.

Dove facevi lezione all’asilo Garibaldi?

Nell’ingresso! E mentre le bimbe prendevano lezione, c’erano gli altri piccoli ospiti dell’asilo che trotterellavano da una parte all’altra. Dopo un paio di anni ci siamo trasferiti al primo piano delle stesso stabile. Nel 1984 mi sono sistemata in via Roma, al piano nobile di palazzo della Dogana.

Quale è il segreto della magia della danza?
Che il corpo non mente. Chi pratica attività fisica non può mentire. Come sei nella sala di danza sei nella vita.

Quale la tua più grande soddisfazione?
Ogni momento è giusto. La soddisfazione, se voui, la trovi ogni giorno, ogni giorno è una conquista quando lavori con i giovani. E poi grande soddisfazione arriva quando le tue ex allieve portano a danza le loro figliolette, ciò significa che si è creato un legame, un rapporto che continua e si rinnova

L’obiettivo da raggiungere?
Quello di riuscire ad avere più collaborazione in città perché è l’unico modo per sopravvivere.