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Stefania Cava - stefania.cava@alessandrianews.it  
5 Settembre 2014
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Raffica di assemblee in provincia per difendere le pensioni

Le organizzazioni sindacali piemontesi dei pensionati convocano sette assemblee in tutta la provincia per tutelare i propri diritti. Gregori: "Tempo di passare dalla delega alla partecipazione"

Le organizzazioni sindacali piemontesi dei pensionati convocano sette assemblee in tutta la provincia per tutelare i propri diritti. Gregori: "Tempo di passare dalla delega alla partecipazione"

PROVINCIA – Quello che sta per iniziare sembra avere tutte le caratteristiche di un autunno ‘caldo’, anche sul fronte delle pensioni. “Abbiamo in programma una grande mobilitazione per il mese di settembre – dichiara Marino Boido, segretario generale Spi-Cgil Alessandria – e sono stati messi a punto numerosi incontri, nella provincia di Alessandria, per incontrare e parlare con i pensionati. Le nostre priorità sono tre: vogliamo estendere il bonus di 80 euro ai redditi da pensione, vogliamo fermare la caduta del potere d’acquisto delle pensioni, calata del 30% negli ultimi 15 anni e vogliamo ridurre le tasse sulle pensioni: paghiamo, unici in Europa, più tasse di quando lavoravamo e abbiamo il doppio di tasse della media europea”. 

 

Per poter chiarire questi punti, per portare avanti le ragioni dei pensionati, dunque, si partirà da sette incontri, dedicati ai pensionati, ma aperti a tutti,  nei centri zona di Alessandria, Acqui Terme, Casale Monferrato, Novi Ligure, Ovada, Tortona e Valenza. “Questa iniziativa – spiega Daniele Malucelli, Fnp Cisl – è iniziata con la raccolta delle oltre 150 mila cartoline, che saranno inviate al Presidente del Consiglio e che ricordano che ‘non stiamo sereni’. Sarà un autunno caldo solo se le nostre domande resteranno senza risposta, insomma: alle assemblee, senza un dialogo costruttivo col Governo, seguiranno le proteste”. “Gli incontri provinciali serviranno a tirare le fila del discorso in un’assemblea regionale – spiega invece Alberto Pavese, Uilp – Non siamo più lavoratori, non rischiamo di perdere nulla se non del tempo: possiamo impiegarlo protestando, scioperando”. 
 
“Il fisco e le pensioni – aggiunge Tonino Paparatto, segretario generale Cgil Alessandria – sono i due punti cruciali su cui stiamo orientando il discorso ai lavoratori. In questi termini, gli obiettivi dei pensionati si inseriscono perfettamente negli obiettivi comuni. Particolarmente significativo – aggiunge – è che da giugno la piattaforma unitaria si occupi di questi problemi incontrando i lavoratori: mancano soltanto le scuole e i pensionati. Siamo disposti a discutere per avere un confronto con il governo, nonostante la nuova tendenza sembri essere quella di scavalcare chi parla nell’interesse del lavoratore e del pensionato”. 

Anche Alessio Ferraris, segretario generale Cisl Alessandria-Asti, concorda nel definire “preoccupante l’attuale situazione. Sono cambiate le squadre, ma non i problemi: l’immobilismo degli ultimi anni ha fatto sì che i sacrifici fatti dalle persone non siano serviti a nulla. La priorità, insomma, è la ripresa del lavoro e dell’economia: sono da valutare i problemi legati al fisco e alle pensioni, facendo attenzione a chi fa del grido ‘troppe tasse’ un pericoloso cavallo di battaglia. Le tasse servono per i servizi che non possiamo permetterci di perdere. Per quanto riguarda le pensioni – conclude – bisogna rivedere la legge Fornero, portando all’attenzione di tutti anche il tema dei giovani, che attualmente non versano contributi: bisogna pensare ad una soluzione, per evitare di avere, tra qualche anno, una generazione senza una pensione”. 

“In un mondo social – conclude Aldo Gregori, segretario generale Uil Alessandria – vogliamo parlare con le persone, fare assemblee, avere un rapporto diretto con i lavoratori e con i pensionati. Fondamentale è, secondo noi, riapproriarsi del rapporto umano. Dobbiamo passare dalla delega alla partecipazione: per questo, se sarà il caso, saremo in piazza a manifestare”.