La Cittadella di Alessandria in un e-book
Roberto Maestri, fondatore e presidente dell'associazione culturale I Marchesi del Monferrato, ricercatore storico appassionato della storia di Alessandria e del Monferrato, racconta ciò che è avvenuto nel sito che oggi ospita una delle più grandi e meglio conservate fortezze del 700 europeo
Roberto Maestri, fondatore e presidente dell'associazione culturale I Marchesi del Monferrato, ricercatore storico appassionato della storia di Alessandria e del Monferrato, racconta ciò che è avvenuto nel sito che oggi ospita una delle più grandi e meglio conservate fortezze del ?700 europeo
ALESSANDRIA – È uscito in questi giorni per Comunica Edizioni, secondo un progetto di valorizzazione voluto dalla Provincia di Alessandria, l’e-book sulla Cittadella di Alessandria, scaricabile gratuitamente dal sito BookRepublic (https://www.bookrepublic.it/book/9788887449808-la-cittadella-di- alessandria/). In questo testo l’autore, Roberto Maestri (nella foto), fondatore e presidente dell’associazione culturale I Marchesi del Monferrato, nonché ricercatore storico appassionato della storia di Alessandria e del Monferrato, ci racconta ciò che è avvenuto nel sito che oggi ospita una delle più grandi e meglio conservate fortezze del ‘700 europeo, dal quartiere medievale di Bergoglio alla fortificazione attuale.
In circa 120 pagine ci scorrono davanti tra stampe d’epoca, foto e disegni la storia dell’antico quartiere medioevale di Bergoglio (presso Alessandria a nord del Tanaro) e la sua demolizione compiuta per far posto alla costruzione della Cittadella, grande fortificazione militare voluta dai Vittorio Amedeo di Savoia, progettata da Ignazio Bertola, il cui completamento richiese ben tredici anni di lavoro (dal 1733 al 1745). Il testo prosegue quindi descrivendo la planimetria esagonale della fortificazione e ne racconta la storia passando attraverso l’occupazione napoleonica della struttura in seguito alla battaglia di Marengo (14 giugno 1800), la Restaurazione, il Risorgimento, l’Unità d’Italia e le due Guerre Mondiali fino all’attualità. Tra tutti i fatti storici ricordati non manca quello che ha reso famoso questo luogo come culla del Risorgimento italiano, ovvero l’inizio dei moti risorgimentali. Fu in Cittadella infatti che il 9 marzo 1821 un gruppo di ribelli occupò la fortezza e issò, per la prima volta in tutta la storia d’Italia, la bandiera tricolore, simbolo della Repubblica, proclamando la costituzione liberale di Spagna. Un mese dopo questo gesto costerà ai “neo patrioti” la fucilazione da parte degli Austriaci, ma il seme dell’Unità d’Italia era stato gettato.
La trattazione quindi prosegue perché, come spiega l’autore “ho voluto raccontare tutte le trasformazioni storiche di questo luogo da sempre vicino ad Alessandria, ma ad esso anche un po’ estraneo; l’esistenza di un antico ponte coperto che collegava le due parti del Tanaro; il ricorrere frequente delle alluvioni del fiume in questa zona (importanti come quelle del’94); e poi la trattazione dei fatti accaduti nella Cittadella dal primo dopoguerra ad oggi, un argomento raccontato marginalmente dalla bibliografia storica”.

La Cittadella di Alessandria è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 17 e il sabato e la domenica è possibile partecipare a una interessantissima visita guidata con i volontari del Fai. Per informazioni: delegazionefai.alessandria@fondoambiente.it