Valditerra, una storia tutta novese
Le invenzioni e i brevetti di Sergio Valditerra che hanno rivoluzionato il sistema di realizzazione dell'armamento ferroviario. Di questo e molto altro si parla nel libro Da Novi Ligure al resto del mondo. Linnovazione del sistema Valditerra di Lorenzo Robbiano. Il volume sarà presentato venerdì 13 marzo
Le invenzioni e i brevetti di Sergio Valditerra che hanno rivoluzionato il sistema di realizzazione dell'armamento ferroviario. Di questo e molto altro si parla nel libro ?Da Novi Ligure al resto del mondo. L?innovazione del sistema Valditerra? di Lorenzo Robbiano. Il volume sarà presentato venerdì 13 marzo
Il volume sarà presentato venerdì 13 marzo, alle ore 17,30, presso il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. Oltre al protagonista e all’autore, interverranno Roberto Livraghi, storico e segretario generale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Alessandria e Giuseppe Rocca, docente ordinario di Geografia Economica all’Università di Genova.
L’iniziativa editoriale tratta delle origini dell’impresa Valditerra, nata per volontà del suo fondatore Angelo nel 1936 con due dipendenti, poi sviluppatasi nel tempo grazie alle intuizioni e alle invenzioni del figlio Sergio, che ha costruito macchine per l’armamento ferroviario, ovvero la strada ferrata sulla quale viaggiano i treni, tuttora operanti in tutto il mondo. La vicenda narra una parte importante della storia industriale di Novi Ligure e del nostro Paese, forse non sufficientemente conosciuta, anche dagli stessi novesi. Un esempio di innovazione e qualità nel settore, che ha permesso a questa realtà industriale di penetrare il mercato a livello mondiale.
Il volume non si rivolge solo agli addetti ai lavori. I termini tecnici sono spiegati in un glossario ed il testo è corredato da una ricca documentazione fotografica, tra cui le riproduzioni di alcuni brevetti originali.
In un momento di crisi generale, le pagine del libro lanciano un messaggio di speranza alle nuove generazioni, come si legge nella premessa firmata dall’autore: “Sta nella volontà delle persone, nello studio, non solo strettamente scolastico, nella capacità di osservare e comprendere ciò che ci sta intorno, in particolare il lavoro delle persone, la possibilità di cercare, anche rischiando, nuove strade: percorrerle, credendoci, magari anche con un po’ di caparbietà, è l’invito qui proposto. Studio e lavoro – senza dimenticare l’esperienza, che di questi tempi sembra non essere più un valore – sono i capisaldi che possono farci uscire dalla crisi e far progredire il nostro Paese”.