Arrotino: un mestiere antico che si sta riscoprendo
Una volta era un ambulante, oggi chi lo pratica in genere è anche ferramenta. Vincenzo Rocca: "Arrivano qui anche dalla Liguria". Un mondo in cui i segreti vengono custoditi religiosamente
Una volta era un ambulante, oggi chi lo pratica in genere è anche ferramenta. Vincenzo Rocca: "Arrivano qui anche dalla Liguria". Un mondo in cui i segreti vengono custoditi religiosamente
Lontani i tempi in cui Vincenzo partì col suo lavoro in corso Saracco con il padre Francesco, vero appassionato di questo mestiere, con una mola fatta da lui in modo artigianale che andava manualmente. Oggi entrando nel suo laboratorio all’interno della ferramenta troviamo due macchine industriali. Una grande mola composita realizzata chimicamente con un sistema ad acqua per il raffreddamento e a fianco la sua piccola gemella che serve per gli utensili più piccoli. “Il lavoro maggiore che svolgiamo è l’affilatura degli strumenti agricoli che per svolgere il loro scopo al meglio hanno bisogno di manutenzione – racconta il titolare – Ma ci sono ancora clienti che vengono per affilare le forbici, fedeli all’idea di un mondo in cui le cose erano fatte per durare. Oggi gli oggetti di questo tipo costano meno e spesso hanno vita più breve”.
Con la moglie Carla al suo fianco dal 1990 parliamo anche di oggetti che non esistono quasi più, sostituiti dalla modernità. È l’esempio delle sgorbie, utensili per togliere i calli. Oppure la lama per radersi sostituita da rasoi elettrici o lamette. “Il vero segreto – conclude Rocca – per rendere tutto questo ancora possibile è lo spirito di sacrificio e la serietà che si mette in un’attività dove si è al lavoro ogni giorno con dedizione”.