Un anno di Granada
Il lavoro, la città, la vita: un anno di post-dottorato nella città universitaria sede di una delle più antiche università spagnole ed europee
Il lavoro, la città, la vita: un anno di post-dottorato nella città universitaria sede di una delle più antiche università spagnole ed europee
Il lavoro. Mi trovo qui a fare un periodo di post-dottorato in geologia in particolare mi occupo di rischi naturali (frane) con un bel gruppo di ricerca. Il mondo della ricerca è un po’ particolare e ancora di più quello dei ricercatori post-doc o assegnisti categoria da sempre “pioniera” del precariato e a maggior ragione li dove i tagli alla ricerca frutto dell’austerity si sono fatti sentire: tanto in Italia come in Spagna, ma anche nel resto d’Europa in generale. Ho avuto modo di vedere che la quasi totalità dei ricercatori under 40 non ha prospettive di una stabilizzazione cercando borse post-doc in giro per l’Europa. Nel mio piccolo gruppo di amici e colleghi conosciuti qua in questo anno già in diversi si sono spostati per seguire a lavorare nella ricerca in Belgio, Svizzera o Scozia.
La città. Credo non sia possibile un confronto fra Alessandria e Granada due tipi di città molto diverse seppur relativamente simili per ordine di dimensioni (Granada è il doppio di Alessandria). Granada città universitaria (sede di una delle più antiche università spagnole ed europee) e turistica con la sua celeberrima Alhambra sarebbe confrontabile con città come Bologna, Padova o Perugia. Tuttavia ad esempio posso notare alcuni aspetti di vita quotidiana migliori rispetto ad Alessandria come i mezzi pubblici: una gestione più facile di biglietti e tessere e una maggiore propensione a pagare il biglietto rispetto alla nostra Atm, ma anche peggiori come la raccolta differenziata. Credo anche che se la Cittadella fosse stata in qualche città della Spagna o di qualche altro paese europeo avremmo molto più turisti ma….
La vita. Dalle statistiche dello scorso anno si nota come l’unica comunità di stranieri residenti in Spagna ad essere aumentata sia quella italiana. C’è da notare come nonostante la crisi la Spagna resti una meta attrattiva per molti italiani. Vari aspetti contribuiscono come può essere il costo della vita più economico, la similitudine fra i due paesi e sopratutto una società che per i giovani in particolare è più attiva ed aperta che non quella italiana. Anche se non nella misura di Barcellona (dove gli italiani sono la prima comunità di stranieri!) anche Granada ha un numero considerevole di italiani.
Una delle cose più interessanti di cui faccio parte è la cooperativa agricola Hortiga. Tramite i miei amici dell’università da qualche mese mi sono iscritto ad una cooperativa agricola. Si tratta un’associazione con una gestione simile ad un Gas ogni mercoledì ci si trova in uno spazio per ripartire le verdure pagando ciascuno una quota mensile: ad esempio pagando un 13 euro al mese si ha disposizione ogni settimana un 1/4 di cassa di verdure di un orto cooperativo. Gli orti sono in una località a 15 km da Granada, ceduti da proprietari di terreni che altrimenti non li avrebbero coltivati. Il costo della cassa può anche essere meno conveniente rispetto a acquistare prodotti del supermercato (dipende dalla stagione,…) però alla fine si mette in moto un piccola opportunità di lavoro: infatti sono impiegati alcuni lavoratori contrattati in modo regolare che di questi tempi data disoccupazione che c’è (23% in Spagna) non è male, oltre al vantaggio di aver e prodotti freschi dell’orto. Ogni tanto (1 volta ogni due mesi circa) si fa un giorno di volontariato all’orto appena fuori la città: si semina, si raccoglie o si altri lavori necessari alla cura della coltivazioni. Alla fine è anche un modo per scaricare le fatica mentale e lo stress e imparare bene i vari cicli dell’orto durante il succedersi delle stagioni.
Per concludere una nota oltre ad una bella esperienza di lavoro, ho avuto modo di conoscere molte persone proveniente da varie parti della Spagna, dall’Italia o dal Cile che mi hanno arricchito molto. Al momento pare che il mio rientro in terra mandrogna avverrà in tempi brevi,.. vedremo, da lontano si riesce a valutare anche meglio la situazione alessandrina ma questa è un’altra storia.
Cittadella e Alhambra a confronto