Centralina “Arpa-Solvay”: primi dati sull’esposizione cronica della popolazione
La nuova centralina per il monitoraggio continuo della qualità dell'aria a Spinetta Marengo a ridosso dello stabilimento del polo chimico inizia a dare i primi dati incrociati che sono gestiti da Arpa. "Un investimento importante, culturale oltre che economico" aggiunge il sindaco. Arpa: "il dato sarà sull'esposizione cronica della popolazione che vive in quell'area"
La nuova centralina per il monitoraggio continuo della qualità dell'aria a Spinetta Marengo a ridosso dello stabilimento del polo chimico inizia a dare i primi dati incrociati che sono gestiti da Arpa. "Un investimento importante, culturale oltre che economico" aggiunge il sindaco. Arpa: "il dato sarà sull'esposizione cronica della popolazione che vive in quell'area"
ALESSANDRIA – Una realizzazione attesa da tempo che aggiunge elementi di controllo e trasparenza su un’area fortemente colpita come quella di Spinetta Marengo. Si tratta della nuova centralina “Arpa- Solvay”: la prima ha in carico la gestione e lo studio dei dati, la seconda invece è l’investitore. Nell’ambito degli impegni assunti con gli enti territoriali e sulla base delle prescrizioni dell’Aia sul tema della sicurezza ambientale, il mese scorso Solvay ha consegnato ufficialmente ad Arpa la nuova centralina per il monitoraggio continuo della qualità dell’aria a Spinetta Marengo. Il passaggio della gestione avviene dopo un periodo di test iniziato nella primavera del 2014 e l’installazione nell’ubicazione attuale a fine anno, passaggi che hanno permesso di verificare il buon funzionamento delle apparecchiature. Questa centralina si aggiunge a quella già in funzione da circa 20 anni. Ma con tecniche e strumentazioni altamente moderne e con due elementi in particolare da “monitorare”: acido cloridrico e fluoridrico a livelli bassissimi, pari ad una parte per miliardo (microgrammi per metro cubo).
Un investimento importante – ha ribadito il sindaco Rita Rossa – da parte di Solvay che prevede la rilevazione su agenti che hanno un criterio di trasparenza, verificabilità e garanzia per la salute della cittadinanza. Lo stabilimento Solvay sta facendo un grande sforzo sulla messa in sicurezza. Il rispetto dell’ambiente può essere assolutamente conciliato con gli aspetti produttivi ed occupazionali, valorizzando gli investimenti a garanzia della sicurezza dei cittadini”. Un’operazione che non si limita all’investimento economico e ambientale, ma che si spinge oltre, a quello culturale.
“Oggi, grazie alla seconda centralina installata nel territorio di Spinetta Marengo, progrediamo nella campagna da tempo intrapresa nei confronti della comunità e di tutto il territorio alessandrino, per un dialogo sempre più costruttivo tra azienda e cittadinanza” ha aggiunto Stefano Bigini, direttore dello stabilimento Solvay. Un approccio culturale con un miglioramento continuo, dato dalla diminuzione delle immissioni inquinanti nell’aria e dal progredire nell’opera di bonifica, che “non è importante solo per l’amministrazione, ma anche per l’azienda stessa. Consapevole di non poter lavorare dove ‘non si è accettati’”.
