Diploma “vietato” per la carenza di organico nelle scuole
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
9 Dicembre 2015
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Diploma “vietato” per la carenza di organico nelle scuole

Diploma “vietato” per una trentina di persone della zona di Novi che quest’anno si sono viste sfilare la possibilità di proseguire gli studi a causa di una carenza d’organico nelle scuole. La denuncia arriva da Cristiano Freggiaro, un disabile novese che ormai da otto anni sta cercando di ottenere il diploma di maturità

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NOVI LIGURE – Diploma “vietato” per una trentina di persone della zona di Novi che quest’anno si sono viste sfilare la possibilità di proseguire gli studi a causa di una carenza d’organico nelle scuole.
La denuncia arriva da Cristiano Freggiaro
, un disabile novese che ormai da otto anni sta cercando di ottenere il diploma di maturità. “Ho iniziato il mio percorso di studi a 31 anni. Oggi di anni ne ho 39 – racconta Cristiano, invalido al 68 per cento – Sono conscio delle mie difficoltà e quindi non mi lamento se i professori decidono che non ho raggiunto la sufficienza. Quello che non sopporto, però, è che sia la scuola come istituzione a mettermi i bastoni tra le ruote”.

Ma che succede? Dopo un percorso piuttosto travagliato, frequentando i corsi serali per adulti del Ctp (oggi Cpia) Cristiano Freggiaro ottiene la promozione in prima e in seconda superiore. Quest’anno avrebbe quindi dovuto passare alla classe terza. Il problema è che la terza non c’è: all’istituto Ciampini-Boccardo, dove vengono ospitate le lezioni, è stata attivata solo una quarta (Meccanica) e una quinta (Elettronica).
“Il problema non riguarda solo me – dice Freggiaro – Ci sono una trentina di persone che avrebbero diritto a frequentare la terza superiore e a proseguire negli studi. Così invece siamo bloccati”. Si tratta per lo più di adulti che avrebbero bisogno del diploma per reinserirsi nel mondo del lavoro dopo aver perso la propria occupazione, o di stranieri che stanno cercando di integrarsi nella nostra società grazie agli studi.

Il Ctp – Centro territoriale permanente – è una struttura dipendente dal ministero dell’Istruzione che si occupa prevalentemente di corsi di scuola media per gli adulti e corsi di alfabetizzazione per gli stranieri. Dal 2014 la denominazione è cambiata: oggi si chiama Cpia, Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, ma è sempre una struttura ministeriale.
Il Ctp-Cpia nel 2013 ha attivato anche un corso di istruzione superiore chiamato Polis. È a questo corso che si è iscritto Freggiaro e grazie al quale è arrivato alla terza classe. L’anno dopo, il corso Polis sarebbe proseguito facendo fare agli alunni la terza e la quarta insieme. “Sapevo che per me era troppo difficile fare due anni in uno – ammette Cristiano – così ho preferito passare ai corsi serali del Ciampini-Boccardo. Sono rimasto bocciato e a settembre avrei voluto reiscrivermi alla terza”.

Ma ecco l’amara sorpresa: gli alunni del corso Polis, nel frattempo, sono arrivati alla quinta classe. E al Ciampini-Boccardo la terza serale non c’è più. Freggiaro rimane lì, tra l’incudine e il martello. La colpa però non è dell’istituto scolastico novese, che anzi aveva fatto richiesta per attivare due classi terze serali, per soddisfare le richieste pervenute (circa 30 persone). Dall’ufficio scolastico regionale, però, è stato deciso di non concedere l’organico necessario: niente insegnanti, niente classi. Un problema che non riguarda solo Novi, ma un po’ tutta la provincia.
E per Cristiano, come per altre decine di adulti, il diploma di scuola superiore continua a rimanere un miraggio. 

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