Bondi e Repetti, dopo l’addio a Berlusconi ecco l’approdo in maggioranza
I due senatori novesi hanno comunicato ladesione al gruppo creato da Denis Verdini. "È una logica conseguenza del nostro sostegno per le riforme costituzionali e lazione di rinnovamento perseguito dal governo di Matteo Renzi. Sono convinta che non vi sia alternativa", dice Manuela Repetti
I due senatori novesi hanno comunicato l?adesione al gruppo creato da Denis Verdini. "È una logica conseguenza del nostro sostegno per le riforme costituzionali e l?azione di rinnovamento perseguito dal governo di Matteo Renzi. Sono convinta che non vi sia alternativa", dice Manuela Repetti
NOVI LIGURE – Sandro Bondi e Manuela Repetti passano con Renzi. I due senatori novesi – l’uno d’adozione, l’altra di nascita – hanno comunicato l’adesione al gruppo creato da Denis Verdini e composto per lo più da fuoriusciti di Forza Italia.
«Ho deciso insieme al mio compagno di aderire al gruppo Ala [Alleanza liberalpopolare per le autonomie; ndr]», dichiara la senatrice Repetti in un comunicato. «Questa decisione rappresenta una logica e naturale conseguenza del nostro sostegno da tempo intrapreso per le riforme costituzionali e l’azione di rinnovamento perseguito dal governo di Matteo Renzi. Sono convinta oggi più che mai che per chi, come me, aveva aderito ad un progetto liberale, laico e riformista non vi sia alternativa».
La formazione politica di Verdini non è nata, almeno stando alle dichiarazioni del fondatore, per fare da stampella al Pd, ma sono in molti a vederla come un importante serbatoio di voti al Senato, dove il premier Renzi ha solo una trentina di rappresentanti di vantaggio sull’opposizione.
Bondi e Repetti avevano lasciato Forza Italia a marzo 2015, aderendo però al gruppo misto. Manuela Repetti è stata eletta in Parlamento per la prima volta nel 2008, con il Popolo delle Libertà. Sandro Bondi è entrato in Forza Italia fin dalla fondazione, nel 1994, e ne è stato coordinatore nazionale, braccio destro di Silvio Berlusconi. Dopo Verdini, è senz’altro l’esponente più noto di Ala, anche se da tempo si mantiene lontano dalle trincee della lotta politica.
Ma in molti stanno lasciando il partito dell’ex Cavaliere, che con sedi dismesse e dipendenti licenziati sembra ormai sul viale del tramonto. Dopo l’addio del gruppo di Alfano e di quello di Verdini, le pattuglie parlamentari di Forza Italia si sono praticamente dimezzate, tanto alla Camera quanto al Senato.
