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Daria Ubaldeschi - redazione@ilnovese.info  
7 Marzo 2016
ore
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Le ragioni del cuore

In psicologia è un dato ormai acquisito che la nostra salute psichica dipende anche dall’aver potuto sperimentare fin da bambini relazioni affettive positive, che preparano, inoltre, ad affrontare l’ambivalenza, il conflitto e le difficoltà insite in ogni rapporto umano

In psicologia è un dato ormai acquisito che la nostra salute psichica dipende anche dall?aver potuto sperimentare fin da bambini relazioni affettive positive, che preparano, inoltre, ad affrontare l?ambivalenza, il conflitto e le difficoltà insite in ogni rapporto umano

OPINIONI – In psicologia è un dato ormai acquisito che la nostra salute psichica dipende anche dall’aver potuto sperimentare fin da bambini relazioni affettive positive, che preparano, inoltre, ad affrontare l’ambivalenza, il conflitto e le difficoltà insite in ogni rapporto umano. Su questi temi mi scrive Marcello, 45 anni, sposato da circa 20 e con un figlio adolescente, raccontando, forse alla ricerca di un significato da attribuirle, la sua storia, che inizia con un ossimoro: la realtà, infatti, è quella virtuale di Facebook, dove Marcello trova tra gli amici suggeriti una collega della moglie. L’ha già incontrata una volta, quando, ora ricorda, aveva colto nel suo sguardo lo stesso che ritrova nella foto del profilo e a cui non riesce a non pensare: difficilmente si sbaglia, “quando mi guardano così c’è spazio per il gioco della seduzione”. Pur consapevole che esistano tutte le ragioni per non contattarla, Marcello sente che l’unica che non si può ignorare è quella del cuore, del desiderio che si fa strada dentro di lui.

L’amore è dotato di una potenza senza limiti, capace di far saltare ogni ordine costituito, o forse ci piace crederlo; certo, l’amore è anche una forza troppo spesso intrappolata e prigioniera perché, invece di amare, in realtà crediamo di volerlo fare, mentre ciò che vogliamo è solo sedurre, conquistare, possedere, come fa Marcello. Tuttavia vuole andarci cauto, conosce quella sua parte narcisista e onnipotente che ubbidisce alla regola del “tutto e subito”, perciò dichiara subito la sua identità e trova dall’altra parte risposte ironiche, invitanti ma non maliziose, che lasciano spazio ad un dopo, e pensa: “maledizione, ci siamo di nuovo!”, perché Marcello è da sempre un marito infedele. Si scrivono, saltuariamente, quasi per caso, è sempre lui che inizia le conversazioni, sente quella donna così simile a se stesso, non riesce a lasciar perdere, è piacevole confrontarsi e discutere di argomenti tanto variegati, di conoscenti comuni e tra canzoni, spezzoni di film, tematiche esistenziali e battute di spirito la comunicazione prosegue, il tutto, tanto banale quanto viscerale. Il matrimonio di Marcello è in crisi da tempo, una crisi cui non si riesce a dare parola e che perciò lavora nell’ombra.

Certo, da quel che lui racconta e riconosce, non è un uomo semplice, insoddisfatto, bisognoso di vita, di stimoli continuamente nuovi, ma che allo stesso tempo si adagia nella sua condizione abitudinaria dalla quale forse cerca di evadere attraverso queste distrazioni. Come se non bastasse, Marcello sta già frequentando un’altra donna, saltuariamente, ma non si tratta di una relazione extraconiugale, perché ha sempre tradito solo a sfondo sessuale, in modo da non dover mai mettere in discussione la sua coppia: non ha timore ad ammettere di non sentirsi pronto, in fondo, c’è ancora un profondo affetto che lo unisce alla moglie, fatto di condivisioni e di emozioni, di obiettivi e di esperienze costruite e vissute insieme. Eppure…

“Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce” (B. Pascal).