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Lino, il pittore esperto di corzetti
Domenica 20 marzo è mancato Michele Bottale. Aveva 75 anni ed era uno dei massimi esperti novesi in fatto di tradizioni enogastronomiche locali, ma era anche un noto pittore. Lo ricordiamo con le parole di Lorenzo Robbiano, con cui fondò lAccademia del Corzetto
Domenica 20 marzo è mancato Michele Bottale. Aveva 75 anni ed era uno dei massimi esperti novesi in fatto di tradizioni enogastronomiche locali, ma era anche un noto pittore. Lo ricordiamo con le parole di Lorenzo Robbiano, con cui fondò l?Accademia del Corzetto
E Lino era un pittore, molto apprezzato, parte di un gruppo di artisti novesi, molti dipendenti dell’Italsider; lui si distingueva per il suo tratto naif.
Fu lui a inventare la “via degli artisti” che animò molte serate estive in via Roma, con l’esposizione di opere di tanti pittori, non solo novesi. Sono certo che molte case dei novesi conservano un suo quadro, che ora diventa anche un ricordo di un personaggio tutto novese, che amava la sua città e le sue tradizioni.
A proposito di tradizioni era stato il presidente, o per meglio dire il Maestro dell’Accademia del Corzetto che fondammo insieme ad altre persone sul finire degli anni ottanta del secolo scorso. Lui ne fu l’ideatore e l’animatore, ci coinvolse in quella bella avventura, che, purtroppo, si è poi esaurita. Fu proprio quella esperienza che fece recuperare la tradizione del “corzetto novese”, all’epoca ai più sconosciuta; Lino teneva a sottolineare che i “nostri corzetti” erano diversi da quelli liguri, perché nell’impasto “noi mettiamo il cortese di Gavi”. Se oggi molti pastifici e ristoranti hanno recuperato questa pasta tradizionale novese, ciò è dovuto a quella esperienza e in particolare a Lino che, insieme a Natale Magenta, aveva scritto il libro “I Novesi a tavola”, con le ricette della nostra tradizione culinaria, scritte in lingua italiana e in dialetto.
Nel 1999, in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della Battaglia di Novi, fu ricevuta in città una delegazione di Pont de Vaux, città natale del generale Joubert, comandante in capo dell’Armata rivoluzionaria francese in Italia, deceduto a Novi il 15 agosto 1799, durante la battaglia citata. Era un incontro che avviò un gemellaggio culturale tra Novi e la cittadina francese. Un momento importante.
Lino e la sua Mitti non vollero sentir ragioni, con generosità offrirono la cena ufficiale di benvenuto a casa loro. Fu una serata eccezionale, il piatto, cucinato magistralmente, che ricordo ancora oggi, fu lo stinco con le nocciole (oltre, naturalmente, ai corzetti). I francesi erano visibilmente meravigliati e soddisfatti dell’accoglienza. Lino e Mitti furono i grandi protagonisti della serata. Il giorno dopo vi fu l’incontro ufficiale tra le due delegazioni a Palazzo Pallavicini. Il capo della delegazione francese esordì con queste parole:”«Ieri sera avete vinto la battaglia gastronomica” (e detto da un francese…). Questo, per me, era Lino.