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“Lei è ancora tra noi”: Cabella resta la capitale dello Yoga
Dopo un periodo di assestamento con la morte di Shiri Mataji Nirmala Devi, Cabella è tornata ad essere la "patria" della Sahaja Yoga in Europa. Migliaia di adepti che ogni anno raggiungono le rive del Borbera "dove si percepiscono le stesse vibrazioni del Gange". Si pensa ad un grande evento a marzo, in occasione del compleanno di Shiri Mataji
Dopo un periodo di assestamento con la morte di Shiri Mataji Nirmala Devi, Cabella è tornata ad essere la "patria" della Sahaja Yoga in Europa. Migliaia di adepti che ogni anno raggiungono le rive del Borbera "dove si percepiscono le stesse vibrazioni del Gange". Si pensa ad un grande evento a marzo, in occasione del compleanno di Shiri Mataji
In fondo, “non è mancata, è tornata ad uno stato superiore, Ma Samadhi”, dicono gli adepti della disciplina di meditazione.
Lei, Shiri Mataji, nel momento della morte non ha nominato i indicato nessun successore, nessun nuovo padre spirituale. “Lei è ancora qui, tra noi, con i suoi insegnamenti”, dice uno dei portavoce. A luglio, per il tradizionale raduno puja, erano circa 2 mila i partecipanti da tutto il mondo. Sisono riuniti come sempre nella struttura a Chiapeti, fazione di Albera, per pregare. Alla fine dello stesso mese un migliaio hanno partecipato al festival dello Spirito, festival di musica e cultura internazionale con stage per musicisti, raduni e un grande spettacolo finale, aperto a tutti.
Non c’è Isis che faccia paura sulle rive del Borbera/gange. “La nostra non è una religione – spiega ancora uno dei portavoce – ma una pratica di meditazione, in cui ciascuno è guru di se stesso”. Dopo il passaggio “allo stato superiore” , a Cabella, paese di 550 abitanti, tutti però hanno temuto che la magia fosse finita.
Da centro di villeggiatura per genovesi e milanesi, Cabella stava vivendo il fenomeno dello spopolamento e dell’abbandono del territorio. Sono arrivati gli yogi che, dopo aver comprato palazzo Doria, sede del movimento, hanno acquistato case, ristrutturato cascine, aperto persino una scuola, che ripartirà a settembre, dopo una vicenda giudiziaria per presunti maltrattamenti, conclusasi con la piena assoluzione. “Il primo anno, dopo la morte di Shiri Mataji, un po’ di calo c’è stato – racconta Mario, titolare del Bar Italia nella piazza centrale del paese – Ma ora è tutto come prima”. “Non teniamo ovviamente un registro delle presenze – dice il sindaco Roberta Daglio – posso dire che le case disponibili sul mercato sono tutte affittate”.
Lo conferma anche i portavoce: “Abbiamo avuto un periodo di assestamento, certo. Ora il movimento sta crescendo, in tutta Europa. Non c’è un leader, ci sono dei responsabili, ognuno dei quali si occupa di un settore”.
Tra abiti colorati, momenti di preghiera si parla di pace interiore. “Subito dopo gli attentati di Bruxelles, è stata fondata un’associazione, Inner Peace. Abbiamo organizzato momenti di preghiera, in collegamento streaming con tante scuole del mondo. E’ stato un momento molto toccante”, raccontano. A Roma hanno “occupato” lo stadio Olimpico per l’evento MeditiAmo Roma, lo scorso ottobre, che si è poi ripetuto in diverse città italiane. “Ora stiamo pensando ora ad un grande evento, il 21 marzo, giorno della nascita di Shiri Mataji”. Alcune stanze di palazzo Doria, dove la guru ha trascorso molto tempo negli ultimi anni della sua vita terrena, saranno trasformate in un museo per raccontare la vita e la storia del movimento e della sua guida, partita dall’India e approdata sulle rive del Borbera.
Non c’è Isis che faccia paura sulle rive del Borbera/gange. “La nostra non è una religione – spiega ancora uno dei portavoce – ma una pratica di meditazione, in cui ciascuno è guru di se stesso”. Dopo il passaggio “allo stato superiore” , a Cabella, paese di 550 abitanti, tutti però hanno temuto che la magia fosse finita.
Da centro di villeggiatura per genovesi e milanesi, Cabella stava vivendo il fenomeno dello spopolamento e dell’abbandono del territorio. Sono arrivati gli yogi che, dopo aver comprato palazzo Doria, sede del movimento, hanno acquistato case, ristrutturato cascine, aperto persino una scuola, che ripartirà a settembre, dopo una vicenda giudiziaria per presunti maltrattamenti, conclusasi con la piena assoluzione. “Il primo anno, dopo la morte di Shiri Mataji, un po’ di calo c’è stato – racconta Mario, titolare del Bar Italia nella piazza centrale del paese – Ma ora è tutto come prima”. “Non teniamo ovviamente un registro delle presenze – dice il sindaco Roberta Daglio – posso dire che le case disponibili sul mercato sono tutte affittate”.
Tra abiti colorati, momenti di preghiera si parla di pace interiore. “Subito dopo gli attentati di Bruxelles, è stata fondata un’associazione, Inner Peace. Abbiamo organizzato momenti di preghiera, in collegamento streaming con tante scuole del mondo. E’ stato un momento molto toccante”, raccontano. A Roma hanno “occupato” lo stadio Olimpico per l’evento MeditiAmo Roma, lo scorso ottobre, che si è poi ripetuto in diverse città italiane. “Ora stiamo pensando ora ad un grande evento, il 21 marzo, giorno della nascita di Shiri Mataji”. Alcune stanze di palazzo Doria, dove la guru ha trascorso molto tempo negli ultimi anni della sua vita terrena, saranno trasformate in un museo per raccontare la vita e la storia del movimento e della sua guida, partita dall’India e approdata sulle rive del Borbera.