Adottata l’ordinanza che vieta petardi, “botti” e fuochi d’artificio
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
29 Dicembre 2016
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Adottata l’ordinanza che vieta petardi, “botti” e fuochi d’artificio

L'ordinanza in vigore dal 28 dicembre al 6 gennaio. Il Sindaco: "faccio appello al senso di responsabilità individuale e alla sensibilità collettiva, affinchè prevalga il buon senso di non mettere a rischio l’incolumità e la serenità propria e degli altri"

L'ordinanza in vigore dal 28 dicembre al 6 gennaio. Il Sindaco: "faccio appello al senso di responsabilità individuale e alla sensibilità collettiva, affinchè prevalga il buon senso di non mettere a rischio l?incolumità e la serenità propria e degli altri"

TORTONA – Anche quest’anno il Sindaco, Gianluca Bardone, ha provveduto a firmare l’ordinanza che dispone il divieto di accensione di petardi, “botti” e artifici pirotecnici di vario genere su tutto il territorio comunale dal 28 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017.

Tale decisione è stata assunta in considerazione del fatto che, ogni anno, a livello nazionale, si verificano infortuni anche di grave entità per l’utilizzo di simili prodotti, anche di libera vendita e che l’esplosione di tali prodotti provoca notevole stress agli anziani, ai bambini, ai soggetti cardiopatici e agli animali.

Inoltre l’accensione ed il lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti ed il lancio di razzi è sempre stato causa di disagio e oggetto di lamentele da parte di molti cittadini, soprattutto per l’uso incontrollato da parte di persone che spesso non rispettano le precauzioni minime di utilizzo, quali ad esempio le distanze da persone e abitazioni.

“Ho ritenuto opportuno adottare, anche quest’anno, il provvedimento che vieta, in prossimità di Capodanno e fino all’Epifania festeggiamenti molesti e potenzialmente pericolosi – spiega il Sindaco Gianluca Bardone. Aldilà dell’adozione di un provvedimento coercitivo, – prosegue il Sindaco – faccio appello al senso di responsabilità individuale e alla sensibilità collettiva, affinchè prevalga il buon senso di non mettere a rischio l’incolumità e la serenità propria e degli altri”.

 

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