Slot machine, scatta l’ordinanza per limitare gli orari di funzionamento
Un primo giro di vite per contrastare la ludopatia. Il sindaco di Novi, Rocchino Muliere, ha firmato in questi giorni un'ordinanza per limitare l'orario di funzionamento di slot machine e videopoker
Un primo giro di vite per contrastare la ludopatia. Il sindaco di Novi, Rocchino Muliere, ha firmato in questi giorni un'ordinanza per limitare l'orario di funzionamento di slot machine e videopoker
“È un primo passo per contrastare il fenomeno della ludopatia – ha commentato Muliere – entro i margini di quello che la legge regionale ci consente di fare”.
A maggio infatti la Regione Piemonte ha emanato la legge numero 9, che riguarda proprio la “prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”. Le norme prevedono che i Comuni, per esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica, dispongono limitazioni temporali all’esercizio del gioco tramite slot machine e videopoker, per almeno tre ore al giorno.
Per i commercianti che non si adeguano sono previste multe salate: da 500 a 1.500 euro di sanzione per ogni apparecchio da gioco trovato in funzione durante l’orario vietato.
Solo a Novi sono presenti 17 sale gioco. Ma ci sono anche 41 bar, 21 tabaccherie e quattro circoli privati che offrono la possibilità di giocare con le slot machine. In totale parliamo di centinaia di “macchinette mangiasoldi”. E molto spesso la ludopatia si associa alla dipendenza da alcol, moltiplicando i problemi delle persone che cadono vittime del vizio.
Nel corso del 2016 il Sert, il Servizio per le dipendenze dell’Asl, ha avuto in cura per la ludopatia a Novi Ligure una decina di persone. Un numero relativamente basso, ma non perché il problema sia piccolo. Anzi. Dal conteggio sono infatti esclusi coloro che si si sono rivolti al Sert solo una volta e poi non si sono più fatti vivi, o che hanno deciso di interrompere la terapia. E poi ci sono le persone che preferiscono rivolgersi altrove, perché hanno paura di essere riconosciuti.
La legge regionale approvata lo scorso anno prevede anche il divieto di collocazione degli apparecchi per il gioco in locali che si trovano a una distanza di 300 o 500 metri (a seconda del numero di abitanti), da luoghi sensibili come scuole, chiese e oratori, impianti sportivi, ospedali, istituti di credito e sportelli bancomat, negozi “compro oro” e stazioni ferroviarie. Di fatto sarà quasi impossibile installare nuove slot machine in Piemonte.
A Novi Ligure, ad esempio, solo 6 locali rispetterebbero i criteri fissati dalla Regione (essenzialmente quelli che si trovano fuori dal concentrico cittadino). Ma la legge non può colpire gli apparecchi installati prima dell’entrata in vigore delle nuove norme.