Richiedenti asilo: Ovada e Novi in prima linea per nuovi arrivi
Chiuso il bando della Prefettura di Alessandria che ha assegnato ai centri zona quote e risorse. Nel dettaglio: 145 nell'Ovadese, 375 nel novese
Chiuso il bando della Prefettura di Alessandria che ha assegnato ai centri zona quote e risorse. Nel dettaglio: 145 nell'Ovadese, 375 nel novese
Visto da Novi. A Novi, al momento, sono presenti 190 profughi in prevalenza provenienti dall’Africa. Le strutture che li ospitano sono il Leon d’Oro, sulla strada per Bosco Marengo, con la cooperativa Verso probo, e Il Giglio in via Oneto, dove opera la cooperativa Bios – Scata. Inoltre, una quindicina di profughi alloggia anche in due appartamenti messi a disposizione da privati, in via Mazzini e in corso Marenco. Chi si rende disponibile su progetti formalizzati con l’ufficio Lavori pubblici per eseguire piccole manutenzioni, come la cura del verde e interventi su edifici pubblici, mentre la Biblioteca civica sta per avviare un progetto che prevede l’impiego di una decina di richiedenti asilo per la catalogazione e il rivestimento dei volumi. “Il progetto – spiega il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali, Felicia Broda – per ora ha coinvolto 49 ospiti del Leon d’Oro. Presto ne includeremo altri venti”. Prossimamente partirà un nuovo progetto di pulizia e ripristino del verde in tutti i quartieri cittadini, a cominciare dal G3 e dal Lodolino.
Visto da Ovada. I profughi ospitati a Ovada al momento sono un’ottantina, ma sono stati anche di più, su una popolazione che non supera da anni gli 11.500 abitanti. Sono sistemati in quattro diversi contesti e affidati alle cure di altrettanti enti. In via Galliera, gestisti dalla cooperativa “Idee solidali” . in via Sant’Antonio con Social Domus. Poi ci sono i ragazzi di via Ruffini, a pochi passi dall’ospedale, di cui si occupa il consorzio Abc, infine le donne del Consorzio servizi sociali, all’istituto San Giuseppe di via Novi. Il progetto avviato la settimana scorsa da Comune e Caritas prevede che alcuni ospiti si impegnino in lavoretti di manutenzione ogni giovedì mattina. La prova generale c’è stata una settimana fa, sulla via del Fiume, coi primi 4 volontari, muniti di pettorina e attrezzature.