Pronto Soccorso: “Ovada snodo dei codici a bassa complessità”
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
23 Marzo 2017
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Pronto Soccorso: “Ovada snodo dei codici a bassa complessità”

La proposta è contenuta nella lettera firmata dai sindaci della zona e inviata alla Regione. "Il nostro ospedale può alleviare il peso sostenuto dagli altri presidi". Chiesta una soluzione anche per Ortopedia

La proposta è contenuta nella lettera firmata dai sindaci della zona e inviata alla Regione. "Il nostro ospedale può alleviare il peso sostenuto dagli altri presidi". Chiesta una soluzione anche per Ortopedia

OVADA – Fare del Pronto soccorso di Ovada una valvola di “sfogo” per quello, intasato, dell’ospedale di Novi. L’idea è dei 16 sindaci della zona, che l’hanno formalizzata – insieme a una serie di altre proposte – in una lettera indirizzata all’Asl e pronta a essere spedita dopo un’ultima consultazione con i soggetti con cui ci si è confrontati di recente: sindacati, partiti e associazioni. Gli incontri si sono svolti dopo il convegno voluto dalle forze del centro destra sul tema sanità, la missiva firmata dai sindaci, che hanno tirato le fila, ne è il risultato. Nel testo le proposte (non ci sono solo richieste ma anche idee per ridare all’ospedale un ruolo chiave nella rete provinciale) sono diverse. La più importante riguarda proprio il Pronto soccorso. “Abbiamo le capacità e le risorse per sgravare quello del San Giacomo, molto intasato, dai codici meno gravi.

Ce lo lascino fare, almeno per i casi alla nostra portata – spiega il sindaco di Ovada, Paolo Lantero -. Parliamo spesso di rete, vogliamo solo che sia biunivoca, ossia che anche dalle altre zone si possa far riferimento al nostro ospedale”. I sindaci candidano poi il nosocomio a una nuova sperimentazione – affiancare per 6 mesi a due medici di base un infermiere di famiglia per poi valutare gli effetti sul numero dei ricoveri –, chiedono gli ambulatori di cardiologia e ortopedia potenziati (più un ambulatorio cardio-pneumologico) e che l’Ortopedia di riferimento per gli ovadesi non sia più la scomoda Tortona. Per discuterne, si auspica un incontro con l’Asl.

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