E se il Tanaro diventasse come la Senna?
Le migliaia di alessandrini che, tra la serata del 1° giugno e l’intera giornata successiva, hanno affollato Parco Italia per lo street food proposto da Ascom e da una ventina di ristoratori, hanno fatto sorgere quasi spontaneamente la discussione sul (futuro) utilizzo delle sponde.
E, a gettare per prima il sasso nello stagno, è stato il direttore della stessa associazione commercianti, Alice Pedrazzi, che con una foto della ‘spiaggia’ di Parigi lungo il fiume Senna ha provato a immaginare, sui social, una riconversione simile pure per il Tanaro.
Sogno o provocazione? «Sicuramente un’idea che si potrebbe sviluppare – la sua risposta – anche perché, lavorando sodo, i sogni a volte possono diventare realtà».
E le risposte, per la stragrande maggioranza positive, di tanti concittadini lasciano uno spiraglio aperto. E, soprattutto, un consiglio a chi, tra qualche settimana, sarà il nuovo sindaco: il fiume, il nostro fiume, deve essere considerato una risorsa. Non più un nemico.
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