Il calendario slitta a venerdì. In attesa del mercato e del bomber?
Il 'giallo' Cacia. Rossetti si presenta: "Ho imparato che il calcio dei grandi è fatto di contatti"
Il 'giallo' Cacia. Rossetti si presenta: "Ho imparato che il calcio dei grandi è fatto di contatti"
I calendari dei tre gironi della serie C slittano di 24 ore: non più giovedì alle 18, ma venerdì, alla stessa ora e sempre a Pescara. Naturalmente senza ancora avere deciso come saranno le promozioni e le retrocessioni, se ci sarà una ‘compensazione’ per le squadre del girone A che, al contrario di quelle del B e del C, giocheranno quattro partite in più e con turni infrasettimanali. Però, “in segno di rispetto nei confronti del Collegio di Garanzia del Coni, dinnazi al quale è pendente il ricorso presnetato, ieri notte, dal Rende contro il mancato ripescaggio”. Ricorso sul quale il Collegio si pronuncerà proprio l’11 e c’è da immaginare cosa accadrà se il reclamo della società calabrese sarà accolto: avremo un girone da 20, uno da 18 e uno da 19, o tre da 19? O la Lega di C si inventerà qualche altra alchimia? L’Alessandria conoscerà il suo cammino l’11 agosto, proprio come un anno fa, e soprattutto la prima avversaria, che sarà in trasferta, il 26 o 27 agosto. Prima di quella data, quando mancheranno cinque giorni alla fine del mercato, sicuramente ci saranno stati altri movimenti e avrà una soluzione il ‘giallo Cacia’, che è in uscita da Ascoli, con una risoluzione pronta, vuole avvicinarsi a casa (la famiglia è a Piacenza ed è appena natoil terzo figlio), sarebbe anche stato segnalato in città, ma il ds Sensibile insiste nel negare interessamenti e trattative. Allora Cacia sì o no? La sensazione è che, comunque, una punta di peso possa arrivare, ma nella seconda metà del mese, più a ridosso dello sprint finale delle trattative, cha sia Cacia o un altro innesto. Chi è arrivato, e ha anche segnato i primi gol in partitella, è Cristian Bunino. Un bianconero dopo un granata, Matteo Rossetti, che come tutti i compagni ha sostenuto una prima seduta di settimana decisamente ‘intensa’, quasi due ore e mezza. “Nel finale di settimana un po’ più leggeri, proprio perché a ridosso della partita. Abbiamo iniziato forte, ma non mi spaventa: ho capito che qui si lavora tanto e bene, con un mister che ha concetti nuovi di calcio, che mi piacciono molto”. Contento della scelta, “è vero, so che l’Alessandria mi ha cercato già a inizio mercato e questa attenzione e considerazione mi gratificano molto e mi sanno ancora più motivazioni”. Già aggregato alla prima squadra del Toro, anche nel ritiro a Bormio, Rossetti racconta “che da quell’esperienza ho imparato molto, soprattutto che il calcio dei grandi è fatto di contatti, che richiedono condizione al top e attenzione totale in ogni giocata, altrimenti si alza il rischio di errore”. Un ragazzo molto maturo, che dimostra di conoscere bene dove è e cosa è il calcio che si prepara a vivere. “Per 9 anni sono cresciuto nel Toro, arrivo in una società molto importante, che mi ha voluto e dove ho l’opportunità di lavorare con grandi giocatori, nel mio ruolo e in tutta la rosa, dai quali cercherò di imparare il massimo per crescere. Perché devo ancora aggiungere tanto al mio bagaglio personale e professionale”. Come si presenta Matteo Rossetti? “Come un centrocampista di stazza, che però alla fine della preparazione, a condizione raggiunta, può dare molto anche nella corsa. Soprattutto, sono pronto a dare tutto per cercare di conquistare spazio: non sarà facile e, comunque, la priorità resta la promozione dei Grigi”