L’orchestra sinfonica della Repubblica di Udmurtia suona in Duomo
Martedì 12 settembre appuntamento eccezionale per la Stagione degli Amici dell'Organo: la grande orchestra sinfonica diretta da Leonardo Quadrini, al pianoforte Cristina Piras e Daniela Scavio, all'organo Letizia Romiti
Martedì 12 settembre appuntamento eccezionale per la Stagione degli Amici dell'Organo: la grande orchestra sinfonica diretta da Leonardo Quadrini, al pianoforte Cristina Piras e Daniela Scavio, all'organo Letizia Romiti
VALENZA – Martedì 12 settembre alle ore 21.15 in Duomo la Stagione degli Amici dell’Organo avrà il suo “clou” con un appuntamento del tutto eccezionale: si potrà ascoltare la grande orchestra sinfonica della Repubblica di Udmurtia (Russia), diretta da Leonardo Quadrini, che proporrà musiche di Ciaikowsky (Capriccio Italiano) e di Borodin (Danze Polovesiane), il famosissimo brano Una notte sul monte Calvo di Mussorgski e replicherà, a grande richiesta, la monumentale Terza Sinfonia di Saint-Saens per organo e orchestra. Al pianoforte Cristina Piras e Daniela Scavio, all’organo Serassi, uno dei più grandi fra quelli costruiti nell’Ottocento da questo prestigioso autore, Letizia Romiti.
È l’evento più impegnativo di tutta la Stagione Organistica di quest’anno, realizzato grazie Compagnia di San Paolo, Fondazioni Crt e Cral e SociAl e “Piemonte dal Vivo”. La Sinfonia è bellissima, eppure di raro ascolto, anche per l’enorme organico che richiede. La sinfonia n. 3 in do minore, op. 78, fu completata da Saint-Saens nel 1886 in quello che probabilmente era lo zenith artistico della sua carriera. Commissionata dalla Società Filarmonica inglese, venne eseguita per la prima volta a Londra, diretta dal compositore stesso. Il lavoro venne dedicato all’amico Franz Liszt, che morì quello stesso anno, due mesi dopo la prima dell’opera. Uno dei tratti più distintivi dell’opera è l’utilizzo ingegnoso delle tastiere: oltre all’organo, è utilizzato in diverse parti il pianoforte a due e a quattro mani. A proposito del lavoro, Saint-Saëns disse che “ci aveva messo tutto ciò che era capace di offrire”. Sembra quasi che il compositore già sapesse che questo sarebbe stato il suo ultimo tentativo a un lavoro sinfonico, e che volle utilizzare l’opera come un “riepilogo” della sua carriera: passaggi per pianoforte d’alto virtuosismo, una brillante scrittura orchestrale, e il suono unico dell’organo.
L’orchestra sinfonica della Repubblica di Udmurtia è oggi un emissario dell’arte e della cultura nazionale all’estero. Fondata nel 1992, nel territorio noto per aver dato i natali al grande compositore russo P. J. Chaikowschi e terra di grande tradizione musicale, l’orchestra ha effettuato i primi concerti nel territorio vicino al fiume Volga e lo spirito che animava l’attività è stato quello della propaganda dei maggiori compositori e opere più importanti con particolare attenzione ai concerti didattici e per le scuole. Oggi questa orchestra ha raggiunto un livello qualitativo alto con 900 titoli in repertorio tanto da essere presente nei 3 più importanti festival della repubblica quali il Festival Chaikowschi, il Festival dei giovani talenti e il Festival del jazz. Sin dalla nascita ha collaborato con direttori e solisti esteri (Rilov, Quadrini, Mansorov, Mennier, Krell, Horovitz,Valdmann ecc.) e solisti D. Kramer, K.Rodj, D. Mazviev, A. Chindin, Riccardo Caruso, D.Kogan, Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia, Aldo Ciccolini, Antonella Ruggiero ecc. Nel 2000 ha ricevuto il premio statale della Repubblica per l’attività svolta. Nel 2003 l’orchestra è stata insignita del riconoscimento “Lira” della capitale Jhievsk. Da 10 anni tiene tourneè in Italia su tutto il territorio nazionale partecipando ai più prestigiosi festival (Caruso, Lanza, Leoncavallo, ecc).