Reportage naturalistico di Giorgio Massari a Pecetto
Giorgio Massari ha compiuto un viaggio nei parchi degli Stati Uniti. Le fotografie che egli ha realizzato hanno la grande capacità di cogliere in maniera elegiaca le meraviglie del mondo reato dalla natura. Esse rappresentano un’evocazione delle infinite vedute di una struttura “caotica”. Si tratta dei residui di un mondo ancestrale, di un paesaggio che emerge nel nostro immaginario con un piglio desolato. Egli lo presenta come se fosse un posto imponente, ancora in divenire, dove le mutazioni sono continue.
Si tratta di un progetto a metà strada tra il reportage naturalistico e la documentazione di viaggio, nel quale l’estetica adottata da Massari si basa sulla nitidezza geologica, sul diffondersi della luce attraverso il filtro di un cielo nuvoloso, estetica che si adatta perfettamente alle sue osservazioni sottili e ponderate. Consapevole di precedenti progetti come quello di Ansel Adams, o dell’artista coreano Boo Moon, o della fotografa tedesca Simone Nieweg, Massari ha cercato quelle forme primitive che compaiono nel paesaggio, attraverso un risalto tridimensionale dato alle rocce o alle formazioni litiche dei parchi americani. Queste linee, che appartengono fortemente alla natura e alla terra, creano le strutture delle sue fotografie, ma anche il punto di vista da cui esegue lo scatto.
Giorgio Massari, Parchi americani
Sala Borsalino a Pecetto; inaugurazione venerdì alle ore 18.30. Apertura: sabato e domenica, 10/12 e 15/19