Giardini delle Poste: urla e degrado, i residenti protestano
L'ultimo episodio di vandalismo - con la rottura di alcuni specchietti delle vetture ferme in sosta -, accaduto lo scorso fine settimana, ha (ovviamente) infastidito i residenti della zona. Che hanno inviato una lettera alla nostra redazione per raccontare le vicissitudini dei mesi scorsi.
L'ultimo episodio di vandalismo - con la rottura di alcuni specchietti delle vetture ferme in sosta -, accaduto lo scorso fine settimana, ha (ovviamente) infastidito i residenti della zona. Che hanno inviato una lettera alla nostra redazione per raccontare le vicissitudini dei mesi scorsi.
L’ultimo episodio, in ordine di tempo, riguarda un atto di vandalismo capitato nello scorso weekend, tra venerdì notte e sabato mattina, con le immagini (il credito fotografico è del gruppo di Facebook Ovada Sicura) che hanno fatto molto scalpore, quantomeno a livello locale. “Alcune auto parcheggiate proprio accanto all’Ufficio postale e alla scuola abbiano subito atti vandalici (gli specchietti divelti o rotti, ndr) – si legge ancora nella lettera -. Una bravata dei soliti? Forse. Ma forse è anche giunto il momento di intervenire in maniera un po’ più efficace e di smettere di pensare che tutto quello che è provocato da chi ha meno di 20 anni sia sempre e solo una “bravata”. Non ho le soluzioni in tasca, ma magari sarebbe il caso di fare in modo che gli scalini delle scuole non rappresentino più un luogo d’incontro per quei gruppi (mettere un cancello? Spegnere le luci? Emettere un’ordinanza di divieto di bivaccare alla sera?). Anche perché a pochi passi da lì c’è un bar, così come altri in Ovada, che si presterebbe meglio ad accolgliere chi ha voglia di bere qualcosa e magari attardarsi fino a una certa ora. Si può fare qualcosa? Si deve fare qualcosa”. Più che un valore di denuncia, di carattere pubblico e proveniente da una fonte certificata, questa lettera si propone l’obiettivo finale di trovare una soluzione al problema. Magari con l’aiuto di Palazzo Delfino.