Cascina Saetta, nuovi fondi per sistemare l’immobile sequestrato al boss
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
2 Dicembre 2017
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Cascina Saetta, nuovi fondi per sistemare l’immobile sequestrato al boss

C'è anche Bosco Marengo tra i Comuni che riceveranno un contributo per riutilizzare immobili e terreni confiscati alla mafia: dalla Regione sono in arrivo 8.500 euro che saranno destinati a lavori presso cascina Saetta, l'edificio di borgata Donna sequestrato nel 2005 al boss Rosario Caci

C'è anche Bosco Marengo tra i Comuni che riceveranno un contributo per riutilizzare immobili e terreni confiscati alla mafia: dalla Regione sono in arrivo 8.500 euro che saranno destinati a lavori presso cascina Saetta, l'edificio di borgata Donna sequestrato nel 2005 al boss Rosario Caci

BOSCO MARENGO – C’è anche Bosco Marengo tra i Comuni che riceveranno un contributo per riutilizzare immobili e terreni confiscati alla mafia: dalla Regione sono in arrivo 8.500 euro che saranno destinati a lavori presso cascina Saetta, l’edificio di borgata Donna sequestrato nel 2005 al boss Rosario Caci.

«I soldi serviranno per lavori di miglioria e in particolare per realizzare un pavimento in battuto di cemento per la tensostruttura che ospita gli incontri con le scolaresche», spiega Carlo Piccini, referente provinciale dell’associazione antimafia Libera. Sarà inoltre migliorata la via di accesso alla cascina, che oggi è poco illuminata, e dovrebbero anche aumentare le giornate di apertura per le visite scolastiche. In futuro, poi, a cascina Saetta potrebbe anche essere installato un impianto fotovoltaico, mentre esiste già una serra dove si effettua la coltivazione idroponica di ortaggi.

La struttura è affidata in gestione all’associazione Parcifal, che fa parte della rete di Libera. «Con l’associazione “Amici di Santa Croce”, il Comune di Bosco Marengo e il Parco fluviale del Po e dell’Orba abbiamo inoltre pensato di creare un percorso dedicato alle scuole, che potranno visitare cascina Saetta, il complesso monumentale di Santa Croce e la garzaia dell’Orba, mettendo insieme l’aspetto sociale con quello culturale e naturalistico. Un modo per scoprire le bellezze che abbiamo “sotto casa”», dice Piccini.

I progetti finanziati dalla Regione – tra cui quello di cascina Saetta – sono stati giudicati da un’apposita commissione come i più rispondenti alle principali finalità del bando, che stanziava 200 mila euro. L’assessore regionale alle Politiche sociali Augusto Ferrari dice che «riutilizzare beni confiscati alle mafie mettendoli a disposizione dell’intera comunità per finalità educative e sociali rappresenta la miglior risposta alla criminalità», mentre l’assessora alle Pari opportunità Monica Cerutti ricorda che «questo bando ha avuto una valenza molto concreta nel restituire alla comunità beni sottratti alla malavita».

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