Bloccati dopo l’accoltellamento, spuntano anche droga e 103 mila euro
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Monica Gasparini  
20 Febbraio 2018
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Bloccati dopo l’accoltellamento, spuntano anche droga e 103 mila euro

Operazione lampo dopo l’accoltellamento avvenuto lunedì mattina. Gli uomini della squadra mobile di Alessandria, diretti da Marco Poggi, hanno arrestato due persone con l’accusa di tentato omicidio. Intervento che ha portato anche al sequestro di oltre cento mila euro in contanti e di 550 grammi di cocaina. In manette sono finiti Moulay Faical, 40 anni, algerino, e Manuel Montaldi, 54 anni, originario di Mede ma abita a Valmadonna. Due uomini già noti alle forze dell’ordine: il primo per droga, ed è conosciuto anche per pressioni (con coltello) in vari locali della zona contro clienti e gestori; Montaldi per vecchie storie di armi, è un addetto alla sicurezza in locali dell’Alessandrino. La vittima, è un romeno di 26 anni, ora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Alessandria.
L’attività investigativa condotta nell’arco delle ventiquattro ore è stata illustrata questa mattina dal Questore, Michele Morelli, e dal capo della ‘mobile’ Marco Poggi. .
L’allarme in questura arriva lunedì mattina, verso le 6.30, dal pronto soccorso: si è appena presentato al pronto soccorso un romeno di 26 anni, con ferite da taglio, accompagnato da un amico connazionale di 28 anni che aveva già avvisato i famigliari della vittima. Gli investigatori sentono il 28enne che spiega l’inizio della lite avvenuta in un bar di Spalto Rovereto, continuata fuori con una violenza inaudita perché spunta un coltello. Un litigio che scoppia davvero per futili motivi, su cui l’alcol appena bevuto fa la sua parte. Quando escono dal locale i due balordi inseguono la vittima, l’accoltellano, lasciando tracce di sangue in Spalto Marengo, alcune verso l’ospedale e altre verso il centro. Sintomo che i due gruppi si dividono: due verso il pronto soccorso, gli altri fuggono. Le telecamere tra Spalto Rovereto e Spalto Marengo riprendono il ferito e l’amico, e gli altri due uomini. Soggetti che vengono riconosciuti dagli agenti che stanno indagando.
Altre telecamere immortalano il ferimento. Il puzzle si sta ricomponendo. La Polizia inizia a cercare i due fuggitivi. Nel pomeriggio di lunedì, intanto, la vittima si sveglia e riconosce i suoi aggressori. Alle 22, sempre di lunedì, il sostituto procuratore Fabrizio Alessandria, firma il decreto di fermo per i due. Inizia la ricerca, perché l’algerino non è localizzabile, e sopratutto, quando contatta Montaldi, lo fa in modo da non essere rintracciato facilmente. I due balordi, però, si parlano: l’algerino dice all’altro di non preoccuparsi perché ha solo un piccolo taglio poco sopra l’occhio dovuto , spiega.
Le ore passano, e la ‘mobile’ sta setacciando la città con oltre venti uomini. Verso 24 l’algerino viene individuato nei pressi di un palazzo di piazza de Andrè, vede la Polizia e corre sbarazzandosi di coltelli e chiavi. Lo inseguono e lo fermano nei pressi di viale Michel, nel mentre si disfa dei coltelli, chiavi di casa e droga, poi recuperata. La Polizia si fa consegnare le chiavi di casa, e inizia la perquisizione nell’appartamento. All’interno trovano 550 grammi di cocaina per un valore, non tagliata, di 40 mila euro, oltre a 103 mila euro in contanti.
I due devono rispondere di tentato omicidio, l’algerino è stato fermato in flagranza di detenzione ai fini di spaccio. L’italiano è stato bloccato al pronto soccorso dove si era recato per farsi medicare il taglio, frutto dei pugni del rumeno mentre di difende. La vittima è incensurata, abita in Alessandria ma lavora come marittimo a Genova.

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Tenatto omcidio
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