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    Mimma Caligaris  
    24 Aprile 2018
    ore
    19:54 Logo Newsguard
    Calcio - Grigi

    ‘Non pensiamo all’andata, mettiamo in questa finale la nostra voglia’

    Ci siamo. “Sì, ci siamo quasi e speriamo di esserci”. Michele Marcolini mette il sorriso nella vigilia più sentita, quella che tutti sentono, quella che i tifosi vorrebbe fosse già finita per essere già sugli spalti, quella che il presidente Luca Di Masi riempie di impegni, perché così nella testa non si accavallano troppi pensieri. “La vigilia della partita che aspettiamo tutti. C’è grande voglia, grande entusiasmo. La preparazione è filiata vuia bene, liscia, l’atteggiamento dei ragazzi è, come senpre, molto intenso, coinvolto, convinto. Adesso speriamo che il campo ci dia il risultato che speriamo. Che tutti speriamo”. Si parte dall’1-0 a favore dell’andata, che è sicuramente un vantaggio, ma da interpretare e utilizzare nella maniera giusta. E Marcolini ha molti argomenti a favore della sua tesi che la semplice gestione potrebbe non funzonare. “Esempi, negli ultimi giorni, ne abbiamo avuti tanti. Dimostrazioni concrete che estremizzare troppo la difesa del risultato dell’andata può non essere il modo migliore per affrontare questo tipo di partita”. Non sarà, dunque, questo l’atteggiamento dell’Alessandria domani. “Affronteremo questa partita come se fosse la prima delle due finali, a Viterbo. Con equilibrio, con la voglia di imporsi senza lasciare spazi agli avversari. Con la determinazione di attaccare tutte le volte che ci sarà la possibilità, senzafare calcoli o cambiare la formazione solo per difendere il piccolo vantaggio che siamo riusciti a conquistare due settimane fa”. C’è un valore aggiunto, che il tecnico dell’Alessandria mette nel conto, la spinta del pubblico, di un Moccagatta strapieno. “Dovremo caricarci, con la nostra gente, e raccogliere così quell’energia in più che permetterà di andare oltre l’ostacolo”. Formazione già pronta? “I miei dubbi me li tengo e  li scioglierò all’ultimo, Quando parla di squadra che non cambia intendo come soluzione tattica. E come atteggiamento in campo: non è tanto una questione di interpreti, ma di approccio, dalla prima gara con il sottoscritto. Alla ricerca del grande equilibrio, sia nella fase difensiva, sia in attacco”.

    DUE RECUPERI

    Gli acciaccati degli ultimi giorni ce la fanno. Recueprato Vannucchi, che si è allenato già il giorno dopo la trasferta in casa del Gavorrano. Anche Gazzi, che ha saltato la trasferta per una botta nella rifinitura, ma pure lui già da tre giorni lavora a tempo pieno. Oltre a Cazzola e Russini, dunque, solo Fissore out. “Matteo sta facendo progressi, credo e spero che si unirà alla squadra dalla prossima settimana”. Che Viterbese sarà? “Nelle ultime gare ha giocato con diversi moduli, anche nei due confronti ravviicnati contro di noi. Dal 4-3-3 al 4-2-3-1 e, nel tentativo di recuperare lo svantaggio in coppa, anche il 4-2-4. Però, come ripeto, abbiamo disputato così tante partite, contro moduli diversi, che possiamo dire di averli affrontati tutti. Mi aspetto una Viterbese vogliosa che, però, nonostante lo svantaggio da recuperare, cercherà comunque l’equilibrio. Non mi aspetto una squadra che parta all’assalto, sicuramente sarà una avversaria con grande voglia, come quella che abbiamo noi e come tutte le squadre che affrontano una partita così importante”. Il livello della tensione all’interno del gruppo? “Un po’ si percepisce, ma è una tensione sana, abbastanza sottorraccia. I ragazzi, insisto, stanno lavorando bene e affrontano tutto quanto viene richiesto e sotto questo profilo sono molto tranquillo. La partita di domani è di quelle che si motivano da sole, in cui non si deve calcare la mano. Ho un gruppo maturo”. Un gruppo allargato. “Da parte di tutti noi, squadra, staff, società, dirigenza, c’è la grande voglia di affrontare questa gara. Più che tensione, ecco, parlo di voglia: voglia di entrare in uno stadio pieno, che dà grandi stimoli e può trascinare tanto. Queste sono le gare belle da giocare, perché sono finali, e in uno stadio pieno”. L’attesa dell’allenatore? “Per un tecnico ogni partita è una finale: siamo sempre sotto pressione, per questo stiamo ‘allenati’ anche alle tensioni. La finale è diversa, ma anche grazie all’ambiente, ai ragazzi, allo staff con cui condivido ogni momento, l’attesa sta scivolando via normalmente. Una partita come le altre. Con la consapevolezza che mi può, e ci può, regaòare qualcosa di molto importante. Stiamo facendo tutto il possibile per poterlo fare”. Allora come sarà domani? “Partiamo da 0-0 e meno parliamo dell’andata meglio è. L’abbiamo preparata come se non avessimo giocato gara1: con la voglia di imporci e la volontà di attaccare gli spazi che la Viterbese ci darà e prenderci i gol che comunque ci servono”. La sera della viglia come sarà? “Nessun ritiro, mai fatto per le gare interne. Credo che la maggior parte guarderà la partita della Roma, sperando che dia all’Italia un’altra soddisfazione, con un allenatore bravo e preparato come Di Francsco. Contento che sia riuscito ad imporsi in una piazza come Roma. Guarderemo quello anche per distrarci e non pensare troppo a quello che ci aspetta domani”. Quando la soddisfazione proveranno a regalarla Marcolini e i sui uomini all’Alessandria, ad Alessandria, al popolo grigio

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