“Trapper” sul Meier con figuranti e Ferrari. “Vogliamo prenderci tutto. Inneggiamo alla mafia? Scelta casuale”
Sono conosciuti nel giro della musica Trap come "Savi & Iam", sono alessandrini, e con il loro gruppo "Genesi" hanno registrato il videoclip del brano "Bel Paese" sul ponte Meier, ottenendone la chiusura per la alcune ore. Nei testi la voglia di sfondare sulla scena nazionale e un riferimento a Totò Riina che non può non far discutere
Sono conosciuti nel giro della musica Trap come "Savi & Iam", sono alessandrini, e con il loro gruppo "Genesi" hanno registrato il videoclip del brano "Bel Paese" sul ponte Meier, ottenendone la chiusura per la alcune ore. Nei testi la voglia di sfondare sulla scena nazionale e un riferimento a Totò Riina che non può non far discutere
Loro sono il gruppo di musica trap “Genesi”, genere che spopola fra le nuove generazioni e che ha contagiato anche “Savi & Iam” (Salvatore Fiorino e Andrea Mazzoni, rispettivamente di 27 e 25 anni).
Alessandrini doc, i due ragazzi hanno scelto di investire di tasca propria i fondi necessari per tentare il grande salto, con l’intenzione di fare le cose senza badare a spese, investendo però sulle risorse del territorio: è così che il loro album, autoprodotto, è registrato presso gli studi di via Milano (sulle basi del loro produttore “Zanna”), mentre per la realizzazione del videoclip si sono affidati al fotografo e videomaker alessandrino Alessandro Caramagna (in arte Devilinside).
Sul ponte Meier ieri sera, oltre agli strumenti di ripresa e a un drone, anche una Ferrari e una Fiat 500 Abarth, noleggiate per l’occasione.
“Abbiamo voluto creare un video che fosse di tutti – racconta Andrea Mazzoni – coinvolgendo tanti ragazzi alessandrini che hanno scelto di partecipare”.
Nei testi del loro primo singolo, “Freski” (qui sotto il video, che su youtube ha totalizzato circa 20 mila visualizzazioni)”, tipici del genere Trap, ci sono riferimenti al desiderio di successo, al sesso, all’uso di droga, alla ricerca di soldi e anche frasi che colpiscono particolarmente come “non mi basta sta città, comando come Totò Riina” e “ci prendiamo tutto”.
Interpellati sulle loro scelte e sul messaggio che desiderano trasmettere con la loro musica, i ragazzi spiegano: “non vogliamo assolutamente parlare di gang né inneggiare alla Mafia. Il testo è stato scritto nei giorni immediatamente successivi alla morte di Riina e abbiamo deciso di inserire quella frase così, un po’ per caso, senza una reale motivazione. Anche i riferimenti al fatto di volersi prendere tutto vanno intesi sul piano della scena musicale. Non siamo qui per scherzare, vogliamo arrivare in alto, come testimonia il nostro impegno di questo giorni”.