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Mimma Caligaris  
25 Aprile 2018
ore
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Coppa Italia

‘Un premio per il lavoro di tutti. Gioia immensa sotto la curva’

Arriva alla guida del pulmino, una mano sul volante, con l’altra tiene la Coppa. Si ferma, in mezzo a piazza Marconi, sale sul predellino e la alza al cielo. Luca Di Masi è un presidente felice. Soprattutto è un uomo e un tifoso che ha coronato un sogno. Il primo di tanto, ma che sogno. Perché questa Coppa Italia vale tantissimo, non è più una competizione secondaria, è un trofeo prestigioso, con 57 formazioni al via e una sola che la alza. 45 anni dopo lo fa l’Alessandria. E Di Masi se la tiene ben stretta. “Ho fatto bene a ricordare a Marcolini, fin dal primo giorno, che la Coppa poteva e doveva essere un altro obiettivo. Poi è diventata anche la nostra priorità. E il merito è dei ragazzi e del tecnico. Questo è un premio, certo, ma è anche una conquista molto importante per il lavoro fatto. Una conquista fatta davanti a tutti i tifosi: alzarla davanti a loro è quello che avrei voluto fin dal primo giorno e che, adesso, è realtà”. Cosa ha pensato quando Di Paolantonio ha bilanciato i conti, dopo soli 11 minuti? “Che la nostra strada è sempre in salita per noi. Ma sono stato sempre fiducioso di portarla a casa, perché stavamo giocando bene, a modo nostro. Hanno fatto un gol loro, ma il resto lo abbiamo fatto tutto noi”. Uno stadio stracolmo. “Una bellezza infinita: questo stadio stracolmo è la più grande soddisfazione, insieme alla Coppa. Ci siamo riavvicinati di nuovo ai tifosi dopo le fatiche del finale dello scorso anno e dell’inizio di questo: è ciò a cui tenevo di più. Quando mi hanno chiamato sotto la curva, è stata una emozione fortissima”. Un punto di partenza anche per i playoff? “Adesso godiamocela, al resto penseremo nei prossimi giorni. Per adesso, per un paio di giorni, io me la porto a casa”.

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