Bonus nido 2018: rimborso pari ad una mensilità “per tutti”. Ed è polemica…
L'assessore Silvia Straneo ha presentato in commissione una delibera che prevede "agevolazioni per le famiglie che hanno un figlio negli asili nido comunali per il periodo gennaio-giugno 2018, grazie al reperimento di risorse si è deciso per il rimborso di una mensilità, senza limitazioni di fascia di reddito". I bonus non sono cumulabili con altre agevolazioni. Dai banchi del Pd, critica alla linea scelta: "Nessun criterio di equità"
L'assessore Silvia Straneo ha presentato in commissione una delibera che prevede "agevolazioni per le famiglie che hanno un figlio negli asili nido comunali per il periodo gennaio-giugno 2018, grazie al reperimento di risorse si è deciso per il rimborso di una mensilità, senza limitazioni di fascia di reddito". I bonus non sono cumulabili con altre agevolazioni. Dai banchi del Pd, critica alla linea scelta: "Nessun criterio di equità"
Tutti, quindi, potranno richiedere il bonus, indipendentemente dalla condizione economica e quindi dall’ISEE, utilizzato invece come base di calcolo all’ingresso del bambino in una struttura comunale. Tanto i residenti ad Alessandria, quanto le famiglie che non risiedono in città ma che lavorano sul territorio comunale (che da stima sono solo 3 famiglie). Un bonus per circa 150 famiglie( questa la stima), grazie ad un “gruzzoletto” di Palazzo Rosso di 39 mila euro messi a bilancio per questa agevolazione.
Come spiegato nella presentazione della delibera di giunta durante la commissione Cultura e Istruzione dall’assessore Silvia Straneo e dal funzionario degli uffici, dottoressa Gallo, “i fondi sono stati reperiti in parte (15 mila euro) dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, mentre i rimanenti (25 mila) fanno parte di un pacchetto (di 281 mila euro complessivi) che dipende da un Decreto Legge del 2017 proprio di finanziamenti per i “servizi educativi 0-6 anni”. L’unica limitazione di questo bonus 2018 è che non è cumulabile con altre agevolazioni, come ad esempio il bonus INPS (che va dai 90 ai 110 euro).
Una logica che non è stata compresa (e non è nemmeno piaciuta) ad alcune esponenti del Partito Democratico: Vittoria Oneto e Rita Rossa. “Visto che a differenza del caso dei nidi privati, questi fondi non erano vincolati a precise destinazioni, o meglio solo ad applicare rimborsi o agevolazioni, io avrei applicato un criterio di progressività e non avrei dato il rimborso indiscriminatamente a tutte le famiglie, a tutte le fasce di reddito. Così parte di questi soldi si sarebbero potuti destinare ad altre attività all’interno delle strutture comunali, ad attività educative….ad esempio”.
“Non c’è nessun criterio di equità in questa scelta – rincara la dose l’ex sindaco Rossa – Così viene rimborsato il 100% della retta che porta a rimborsare di più a chi ‘ha di più’ (a livello economico) e meno a chi ha già meno (sempre a livello economico). Si acuiscono solo le disuguaglianze….si sarebbero potuti introdurre degli scaglioni….il 100% alla famiglia più in difficoltà, il 50% alla fascia media e via di seguito”. Anche perché il fatto che non si possa cumulare con il bonus INPS, “farà si che a trarne vantaggio e ad approfittare di questa occasione alla fine saranno le famiglie più abbienti (e non quelle che hanno invece più difficoltà)” ha aggiunto la Oneto.
Secondo l’assessore il “criterio di progressività è già applicato (sulla base ISEE) all’ingresso del bambino al nido”. Mentre in questo caso, è diverso il ragionamento alla base dell’aiuto: “si vuole agevolare la famiglia che sceglie la struttura comunale o che ha questa come unica soluzione di aiuto, perché non ha appoggio su famigliari ed entrambi i genitori lavorano. E non significa fare parte perché in due si ha un lavoro di una famiglia ricca”.
Restano i dubbi su questa “metodologia” scelta: i commissari del Pd e il commissario 5 Stelle (Gentiluomo) si sono astenuti nella votazione. Con la possibilità (anche su proposta del presidente dei Moderati, Malagrino) che la minoranza provi a presentare un emendamento che “modifichi” questa strada di attribuzione del bonus in Consiglio comunale prima della discussione e approvazione di questa proposta della giunta Cuttica.