Sparatoria al Cristo, fermato l’autore
Marco Poggi, capo della 'mobile' e Valentina Ferrarei, vice capo di Gabinetto durante la conferenza stampa
Cronaca, Home
Monica Gasparini  
26 Giugno 2018
ore
14:45 Logo Newsguard
Alessandria

Sparatoria al Cristo, fermato l’autore

Gli uomini della squadra mobile bloccano Dario Lo Iacono. E' accusato di tentato omicidio aggravato

Gli uomini della squadra mobile bloccano Dario Lo Iacono. E' accusato di tentato omicidio aggravato

Quarantotto ore di lavoro ininterrotto quello degli uomini della squadra mobile della Questura alessandrina, diretti da Marco Poggi, per risolvere il caso della sparatoria al quartiere Cristo in cui è rimasto ferito un marocchino di 32 anni. Un’indagine lampo che ieri sera ha porto al fermo dell’autore del tentato omicidio aggravato: si tratta di Dario Lo Iacono, 23 anni, residente al Cristo. Le tre persone che lo hanno aiuto sono state denunciate.
Il giovane è stato preso in via Don Minzoni, nella sua abitazione, dove era appena tornato e dove la Polizia era stata altre due volte. Si è trattato di un’indagine complessa. Arrivare a Lo Iacono non è stato semplice perché è molto conosciuto in quella zona, e a fatica i testimoni hanno collaborato con gli inquirenti. Problematica anche la sua individuazione: dopo aver sparato, il 23enne è fuggito a bordo di una Porsche Panamera grigia, grazie all’aiuto di tre italiani (ora nei guai per favoreggiamento). Due lo hanno aiutato nella fuga, un terzo lo ha ospitato ad Oviglio in un casolare di campagna fino a lunedì pomeriggio. Lo Iacono si è preparato per un’eventuale cattura (avvenuta 48 ore dopo il fatto): si sarebbe lavato le mani nella varichina, in previsione dell’esame stub alla ricerca di tracce di polvere da sparo, si è rasato i capelli, e ha gettato i telefoni. La pistola non è stata trovata, lui sostiene di aver sparato con un revolver, i testimoni parlerebbero di una semiautomatica. I due si sarebbero fronteggiati in via Basso. Il marocchino, esperto di arti marziali, avrebbe voluto risolvere lo sgarbo di cui era accusato da Lo Iacono, con un confronto a mani nude. Il 23enne ha invece estratto la pistola, dice per difendersi, e avrebbe sparato più colpi. Uno ha raggiunto l’avversario alla schiena che ha comunque continuato a procedere verso l’italiano per poi accasciarsi sulla Porsche. Lo Iacono è stato disarmato da un passante che poi ha portato il ferito al pronto soccorso. Il colpo d’arma da fuoco gli ha trapassato il polmone uscendo dal petto. I due, che un tempo erano amici, si sarebbero fronteggiati per una donna: il marocchino si sarebbe avvicinato troppo, iniziando una relazione, a una donna vicina alla famiglia di Lo Iacono.

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