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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
28 Giugno 2018
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I marchi della gioielleria fondano ‘l’accademia degli orafi’ per artigiani e imprenditori

Grandi aziende hanno creato una fondazione per fare alta formazione nel settore orafo da impiegare nel polo valenzano, settore che non conosce crisi. Mille addetti per creare una nuova generazione capace di competere a livello mondiale

Grandi aziende hanno creato una fondazione per fare alta formazione nel settore orafo da impiegare nel polo valenzano, settore che non conosce crisi. Mille addetti per creare una nuova generazione capace di competere a livello mondiale

VALENZA – Come le grandi aziende si ‘costruiscono’ master unversitari per formare professionisti su temi e ambiti che ineressa loro, così anche le grandi maisons dell’oreficeria valenzana si sono unite per creare una fucina di talenti, orafi di gande livello per poter continuare a primeggiare sul mercato del lusso. 
 
Con questa filosofia nasce la Fondazione ‘Mani Intelligenti’ che come ha affermato il sinaco di Valenza Gianluca Barbero, “Segna una nuova pagina di questa città. Abbiamo voluto fare tutti insieme un percorso diverso, nato dall’urgenza della situazione, ma anche dalla volontà di sostenere una visione futura ancorata alla cultura del gioiello che, pur avendo cambiato forma continua ad essere un’eccellenza unica nell’intero panorama internazionale”.

Le prime quattordici aziende orafe hanno firmato l’intesa per creare una vera e propria nuova generazione di addetti nei prossimi tre anni. Mille orafi che contribuiscano al “sistema valenzano”.
La sfida è anche quella di creare politiche di employer branding per attrarrre talenti e far diventare le Mani Intelligenti un polo di rinomate professionalità dell’alto artigianato del gioiello.

I soci fondatori sono BMC, Bulgari, Costanzo & Rizzetto, Crivelli, Damiani, Filostil, Gioj, Giorgio Visconti, Greco F.lii, Palmiero, Leo Pizzo, Pasquale Bruni, Vendorafa Lombardi, VPA.

E’ probabile che a questi se ne aggungeranno subito altri, per allargare ulteriormente la partecipazione. Dal canto loro le istituzioni sono chiamate a creare programmi formativi di eccellenza in grado di accelerare la ricerca di talenti e l’inserimento di nuove e giovani figure professionali.