Rabbia sull’Ovada – Alessandria: Saamo nel mirino dei pendolari
Lazienda nelle scorse settimane ha rispedito al mittente la richiesta di chi viaggia di spostare al pomeriggio due corse che lazienda ovadese effettua al mattino per il capoluogo.
Lazienda nelle scorse settimane ha rispedito al mittente la richiesta di chi viaggia di spostare al pomeriggio due corse che lazienda ovadese effettua al mattino per il capoluogo.
OVADA – Arriva in un momento delicato per Saamo, già alle prese con la difficile situazione determinata dalla mancanza di liquidità, la protesta dei pendolari della Ovada-Alessandria. L’azienda nelle scorse settimane ha rispedito al mittente la richiesta di chi viaggia di spostare al pomeriggio due corse che l’azienda ovadese effettua al mattino per il capoluogo. “Abbiamo proposto – spiega Marco Martini, portavoce dei pendolari – di trasferire l’autobus delle 11 da Ovada ad Alessandria e quello delle 12,05 da Alessandria a Ovada, orari poco frequentati, al pomeriggio: nello specifico, alle 17,30 quello da Ovada e alle 18,40 quello da Alessandria, il che avrebbe permesso di colmare il vuoto del bus eliminato da Arfea senza chiedere all’Agenzia per la mobilità di investire altri denari.
Inutile dire che abbiamo accolto il rifiuto con un certo disappunto”. “Non metto una pietra tombale su nulla – ribatte Gianpiero Sciutto, amministratore unico di Saamo – ma i pendolari devono capire che spostare quelle corse, con una loro utenza, vorrebbe dire scardinare tutta la nostra organizzazione, rimodulare altri bus, pagare altri autisti, magari rinunciare al contributo regionale in un momento in cui l’azienda è in ristrutturazione. Chi viaggia vede soluzioni alla portata che non è detto siano tali anche per noi”. E’ lo stesso Sciutto ad annunciare per i prossimi giorni un incontro convocato a Torino in cui si parlerà di come riportare sulla tratta Ovada – Alessandria un minimo di offerta di treni.