Da elettricista ad apicoltore
La storia dei Mattia Giavotto che ha scelto l'amore per la natura e per le api come mestiere: "Il lavoro, nelle stagioni di punta, occupa tutta la giornata, sette giorni su sette ma mi piace molto e non mi pesa affatto. Più tempo passa e più apprezzo quello che faccio"
La storia dei Mattia Giavotto che ha scelto l'amore per la natura e per le api come mestiere: "Il lavoro, nelle stagioni di punta, occupa tutta la giornata, sette giorni su sette ma mi piace molto e non mi pesa affatto. Più tempo passa e più apprezzo quello che faccio"
Perché hai deciso di dedicarti a questa attività?
Facevo da otto anni l’elettricista, ho scelto di dedicarmi all’apicoltura perché amo la natura, desideravo essere indipendente e lavorare a stretto contatto con la natura. Penso sia l’unico mestiere in campagna dove si riesca a fare del bene con e per la natura.
Quando hai iniziato?
Ho iniziato leggendo dei libri e facendo dei corsi con Aspromiele, associazione dei produttori di miele del Piemonte, intorno al 2012 e, nonostante il numero con cui iniziare consigliato dai consulenti fosse tre, io ho deciso di partire con un numero superiore, con quaranta cassette… ho deciso di abbondare! Le prime arnie le ho messe a Parodi Ligure, nella frazione di Cadepiaggio, sede dell’azienda L’oro delle api. Nel corso degli anni ho deciso di mettere alcune cassette anche in altre zone del nostro territorio: Gavi, San Cristoforo, Francavilla, Bosio. Le sposto soprattutto nei mesi estivi e invernali per evitare che i trattamenti sulle vigne intacchino le arnie.
Adesso quante arnie hai e che qualità di miele produci?
Ad oggi ho invernato 430 arnie, il numero è cresciuto di molto in questi sei anni ma soprattutto negli ultimi due. Il lavoro, nelle stagioni di punta, occupa tutta la giornata, sette giorni su sette ma mi piace molto questo mestiere e non mi pesa affatto. Quando ami quello che fai non ti sembra nemmeno di lavorare. Più tempo passa e più apprezzo quello che faccio. I mieli che faccio sono acacia, millefiori, castagno e melata. Tengo a precisare che tutto il miele da me prodotto è biologico. Ho iniziato a lavorare per raggiungere questo obiettivo poco dopo aver iniziato l’attività. Ho comprato tutto il materiale e le attrezzature adatte a poi a ricevere la certificazione di biologico come per esempio la cera e il trattamento contro la varroa, una malattia ormai diffusa in tutta Italia. La conduzione dell’alveare, ai fini dell’attestato bio, è fondamentale. Tutto questo, ovviamente, ha comportato un investimento ed un impegno notevole per avviare l’attività ma ad oggi sono molto contento di quello che sono riuscito a creare e, se tornassi indietro, farei esattamente le stesse scelte.
Quali sono i tuoi canali di vendita?
Vendo principalmente all’ingrosso ad una cooperativa di Bologna, Conapi, consorzio nazionale apicoltori, che commercia con Mielizia, marchio degli apicoltori italiani da più di trentacinque anni.
Hai dei nuovi progetti all’orizzonte?
Sì, dal prossimo anno entrerà in società con me anche mio fratello. Lavoreremo fianco a fianco per far crescere la nostra azienda L’oro della api.