Il mistero delle ossa umane trovate accanto al Po

Saranno le analisi a stabilire la provenienza delle ossa umane trovate sul greto del Po, ai piedi dell’argine, a Casale Monferrato. Nel tardo pomeriggio di lunedì scorso un cane si è allontanato dal padrone inoltrandosi tra gli arbusti vicino al fiume. Tornando aveva un osso in bocca. Il giardiniere, che abita nei pressi della zona, ha seguito l’animale raggiungendo così quel mucchietto di ossa raccolte in un sacchetto dell’immondizia che si presentava semiaperto. All’interno c’erano un teschio, una mandibola con alcuni denti, evidente un impianto eseguito da un dentista, e altre ossa che dovranno essere analizzate. Da dove provengono? Non è dato sapere. Al momento. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Casale, al comando del capitano Christian Tapparo, per i rilievi. I resti sono stati portati all’obitorio di Casale dove si attende l’arrivo dell’anatomopatologo. 

Saranno gli esperti a dover chiarire il mistero di queste ossa gettate in un sacco dell’immondizia. Dopo il loro ritrovamento, i militari hanno cinturato la zona, e i reperti sono stati rimossi e trasportati all’obitorio all’interno di un cartone. Il cartone viene utilizzato per evitare di alterare le condizioni iniziali. Per capire se le ossa appartengano ad un unico scheletro e capire di chi si tratti, oltre a cosa gli è accaduto, bisognerà attendere il risultato degli esami. Intanto, i carabinieri stanno iniziando le loro indagini.