Madre
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Monica Gasparini  
3 Febbraio 2019
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Il dramma

Madre e figlio morti, le indagini

La donna vegliata per giorni dal suo pincher. Il figlio, 44 anni, si è tolto la vita

La donna vegliata per giorni dal suo pincher. Il figlio, 44 anni, si è tolto la vita

Un dramma familiare. Mamma e figlio morti. Lei sul divano, coricata, come addormentata. Lui impiccato alla ringhiera di legno della scala che porta al piano di sopra. Accanto alla donna il suo cagnolino, un pincher. Il cane ha vegliato la padrona in questi giorni di silenzio, di vuoto, di tragedia. Senza mai lasciarla. E ha abbaiato contro i carabinieri, quasi a volerla proteggere.

Giulia Prato aveva 70 anni, in pensione da tempo, aveva lavorato in Provincia. Accanto a lei, poco più in là, il corpo del figlio, Fabrizio Antona Cordara, 44 anni, un impiego alla Motorizzazione. Abitavano a Giardinetto, frazione di Castelletto Monferrato, in piazza XXV Aprile. La casa portava i segni di una trascuratezza che andava avanti da tempo. 

A dare l’allarme, sabato, nel tardo pomeriggio, un amico del 44enne. Non avendolo sentito, ha raggiunto l’abitazione. Tutto spento. Nessuna risposta dall’interno. A quel punto ha chiamato i vigili del fuoco. Sono stati loro ad entrare in casa trovandosi di fronte una scena dolorosa, terribile. Immediata la telefonata ai carabinieri del nucleo operativo di Alessandria che sono intervenuti con il loro comandante, maggiore Giuseppe Di Fonzo, e di San Salvatore (coordinati dal luogotenente Vittorio Gasparini). Sul posto anche il 118 che ha inviato i mezzi con il supporto del medico. Purtroppo, per madre e figlio, non c’era più niente da fare. 

E’ toccato a medico legale e Scientifica dei carabinieri chiarire una prima dinamica dei fatti. Ma sarà l’autopsia a stabilire con certezza la causa della morte di entrambi. Sul corpo della donna non ci sono segni di violenza. La morte della 70enne, secondo il medico legale, sarebbe avvenuta per cause naturali almeno tre giorni fa. Successiva quella del figlio. Sarà l’autopsia a chiarire i tempi e i perché. L’ipotesi che l’uomo non abbia retto al dolore per la morte della madre, compiendo poi il gesto estremo, e’ la più plausibile. Ma le indagini sono in corso.