Gnocchetto: si ricordano le vittime dell’attentato al treno
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Redazione - redazione@ovadese.it  
1 Marzo 2019
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Gnocchetto: si ricordano le vittime dell’attentato al treno

Cerimonia per il 74° anniversario a pochi giorni dalla scomparsa di Renzo Bottero che più di tutti si adoperò perchè non si perdesse la memoria

Cerimonia per il 74° anniversario a pochi giorni dalla scomparsa di Renzo Bottero che più di tutti si adoperò perchè non si perdesse la memoria

OVADA – “Si era in piena guerra e l’azione predisposta dai partigiani, che prevedeva un attentato al treno tedesco, purtroppo, ebbe una destinazione sbagliata da quella prefissata, causando il deragliamento del convoglio, carico di civili viaggiatori, al posto di quello che avrebbe dovuto essere carico i tedeschi.  Di qui, l’evidente motivazione, che anche i morti di Gnocchetto sono stati, a tutti gli effetti, morti di guerra, e come tali devono essere ricordati”. Assumerà inevitabilmente un significato particolare la commemorazione delle vittime dell’attentato di Gnocchetto del 27 febbraio 1945. La cerimonia di quest’anno, in programma sabato 2 marzo, a partire dalle 15.30, presso la lapide che si trova vicino alla Chiesa del Santissimo Crocifisso, cade a pochi giorni dalla scomparsa di Renzo Bottero che per anni si batté per riportare alla luce quei fatti. La vicenda è nota. Sulla linea ferroviaria Genova-Acqui, i partigiani organizzarono un attentato ad un treno, su cui dovevano trovarsi soldati tedeschi, che doveva giungere in località Santo Criste, verso le ore diciannove e trenta. Ma da Genova, per circostanze mai chiarite, venne fatto partire prima l’accelerato per Torino, carico di pendolari, che raggiungevano le famiglie sfollate in Piemonte. Si legge nelle memorie di monsignor Giuseppe Dell’Omo, al tempo vescovo di Acqui, che le opere di soccorso furono ardue; giunsero medici, vigili del fuoco, furono usate fiamme ossidriche per liberare gli imprigionati tra le lamiere.

Uno spettacolo terrificante tra pianti, lamenti, urla. I tedeschi fecero distribuire un manifestino, dal quale risultavano 26 morti e 40 feriti. All’alba, erano pronti a distruggere tutto l’abitato di Gnocchetto, se tra i morti si fosse trovato un solo tedesco. Ciò non accadde e la frazione fu salva. In realtà, come emerse da ricerche successive, le vittime furono diciotto uomini, in gran parte genovesi e impiegati in diverse mansioni. Bottero per molti anni mantenne vivo il ricordo di questo tragico fatto di guerra e con tenacia si impegnò affinché venisse realizzata la lapide commemorativa in ricordo delle vittime, inaugurata in sua presenza il 27 febbraio 2016. Sabato dalle 16.00, verrà celebrata una Messa in suffragio dei defunti.

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