Gli stessi suonatori. Ma la musica è cambiata
La svolta? Lo diranno le prossime giornate, le dieci che ancora mancano alla fine del campionato, ma la vittoria con la Pistoiese è il traguardo e, anche, un nuovo punto di partenza. Sono bastati poco giorni, ad Alberto Colombo, per aggiustare la squadra tatticamente, per restituire certezze. Come è avvenuto lo sintetizza bene Tommaso Bellazzini ispirato e ispiratore. “E’ cambiata la musica. Negli allenamenti, nel clima che si respira nello spogliatoio. Tutti beneficiamo di questa situazione nuova. Io, sicuramente, tanto”. Bellazzini è la proiezione dell’allenatore in campo: i due si parlano molto, quando a metà della ripresa, gli ospiti, per la prima volta, superano la metacampo e vanno al tiro, il fantasista si ferma qualche secondo accanto alla panchina, uno scambio di battute, un accorgimento e l’Alessandria tornare a comandare. “Ci siamo consultati, perché in quel momento si faceva un po’ fatica a scalare a sinistra, soprattutto il nostro quinto, Badan – racconta il trequartista – che non riusciva quasi mai da uscire sul terzino degli arancioni. La percezione, dalla panchina, può essere anche diversa: ho spiegato all’allenatore cosa stava accadendo e in poco ci siamo sistemati nella misura più utile e più redditizia”.
Evidente, e grande, la fiducia del nuovo tecnico in Bellazzini. Il primo a percepirla è proprio lui: benefici personali e per tutta la squadra. “Stiamo raccogliendo, tutti, i frutti del lavoro negli ultimi dieci giorni. Colombo mi ha dato grande fiducia, che cerco di ripagare in campo. C’è stato un cambio di passo notevole, da parte di tutti. Nel calcio bisogna sempre cercare di fare ciò che ci viene chiesto. Contro il Gozzano – insiste Bellazzini – ho giocato da mezzala di centrocampo, addirittura come centrocampista centrale: io ho più libertà, ma anche più responsabilità per dimostrare che la merito”. Suggerendo il pallone a De Luca per un gol pesantissimo e molto bello per esecuzione, tagliando il campo da destra a sinistra, anche sfiorando il gol personale. Nella nuova idea di calcio cambiano le gerarchie e gli interpreti. “Nel 3-4-1-2 il mister mi ha concesso grande libertà per cercare la posizione migliore: ho giocato una buona gara – insiste Bellazzini – aiutato dai miei compagni. Anche fisicamente il cambiamento si nota: adesso stiamo incominciando a stare bene, come non era prima, ed era un problema evidente. C’è più ritmo, c’è più intensità. Effetto dell’aria nuova che respiriamo tutti, credo che l’abbiano capito anche i tifosi sugli spalti”. L’inizio del vero campionato dei Grigi? Le risposte nelle prossime dieci partite: i segnali, però, ci sono, e sono positivi.