Gavi, punto di riferimento nella lotta contro il mal dell’esca
Combattere il mal dell'esca, una malattia delle viti, facendo prevenzione. Il Consorzio di Tutela del Gavi ha chiamato a raccolta gli esperti in un convegno che ha visto la partecipazione di oltre 200 viticoltori, tecnici e vivaisti
Combattere il mal dell'esca, una malattia delle viti, facendo prevenzione. Il Consorzio di Tutela del Gavi ha chiamato a raccolta gli esperti in un convegno che ha visto la partecipazione di oltre 200 viticoltori, tecnici e vivaisti
AGRICOLTURA – Mal dell’Esca e flavescenza dorata mettono a rischio il 10% dei vigneti in Italia. A Gavi, grazie anche ad un attento lavoro di prevenzione, i dati sono meno impattanti ma il timore, tra i produttori, è alto. Ne è la dimostrazione la grande partecipazione al convegno promosso dal Consorzio di Tutela del Gavi a villa Pomela, dal titolo “Non abbocchiamo all’esca” che ha portato a Serravalle Scrivia importanti relatori, esperti internazionali, e oltre 200 partecipanti, tra viticoltori, tecnici, studenti e vivaisti.Il seminario ha evidenziato come non si possano affrontare queste patologie con un’unica tecnica di cura, ma come sia necessario approcciare piuttosto il problema “a sistema” considerando tutti gli aspetti agronomici: scelte di impianto, terreni vocati, barbatelle e porta innesti selezionati, gestione del vigore del vigneto. Senza trascurare evidentemente l’impatto di un clima sempre più imprevedibile nelle ultime stagioni.
La buona notizia è che il Mal dell’esca – da definire meglio al plurale perché si tratta di una serie di patogeni che colpiscono vigne sempre più giovani – si può prevenire, attraverso delle scelte e tecniche vivaistiche oculate e soprattutto recuperando la professionalità, il saper fare in vigna, in particolare nelle delicate operazioni di potatura, perché la malattia si manifesta molto più spesso quando ci sono tagli errati.
Tra i relatori moderati da Costanza Fregoni, delle Donne della Vite e responsabile di Horta srl: da Firenze, Laura Mugnai del Dipartimento Di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali; dalla Svizzera il Olivier Viret, Responsabile del Centre de compétence cultures spéciales, dalla Francia Marc Birebent, Presidente di Worldwide Vineyards, gli italiani Simonit&Sirch preparatori d’uva e il Eugenio Sartori di Vivai cooperativi Rauscedo. Hanno portato le loro esperienze anche Davide Ferrarese (VignaVeritas) Consulente viticolo del Consorzio tutela del Gavi e Matteo Ascheri, in qualità di produttore e di Presidente del Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.