Bocconi,
Cronaca
19 Marzo 2019
ore
17:27 Logo Newsguard
Il caso

Bocconi, l’intervento del cane antiveleno

Diverse le aree bonificate. Campioni inviati all'istituto zooprofilattico per le analisi

Diverse le aree bonificate. Campioni inviati all'istituto zooprofilattico per le analisi

A seguito delle numerose segnalazioni circa l’avvelenamento di animali, i carabinieri Forestali della provincia di Alessandria, grazie all’indispensabile aiuto dei cani antiveleno, inseriti nel progetto “Wolf Alps”, hanno perlustrato diverse zone della provincia, in particolare tortonese e gavese.

Il cane antiveleno ha rilevato la presenza di carcasse di animali selvatici avvelenati e di alcuni bocconi, in particolare nel gavese. Le zone dei ritrovamenti sono state bonificate e si è posta in essere la procedura prevista dall’Ordinanza del Ministero della Salute «Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati», coinvolgendo i Comuni che hanno provveduto a perimetrare le aree con apposita cartellonistica al fine di dare dovuta informazione alla popolazione.

I bocconi ritrovati sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico per le analisi al fine di individuare principi attivi utilizzati per creare un profilo criminale del soggetto responsabile.

Le indagini dei carabinieri Forestali proseguono a ritmi serrati per assicurare i responsabili alla giustizia e far cessare il fenomeno.

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